“Un atto doveroso nei confronti della città”. Così ha esordito Claudio Conti nella conferenza stampa di stamani per spiegare la chiave di lettura attribuita alla defenestrazione dall’esecutivo di Palazzo dell’Aquila. Conti, nel suo lungo intervento, ha snocciolato i tanti interventi esecutivi e progettuali messi in campo nei dieci mesi di amministrazione nell’ambito delle deleghe che gli erano state assegnate ne momento dell’insediamento. Ha anche riferito delle divergenze di natura politica con l’Amministrazione, e non certo di natura personali, nell’ultimo periodo, definendo pretestuoso l’atto di revoca dell’incarico eseguito l’altro ieri dal sindaco Federico Piccitto. L’ex amministratore ha anche parlato di “diversità di vedute con il Sindaco su principi fondanti del Movimento Cinque Stelle, in cui, ha ribadito di non essere un iscritto, ma di essere stato scelto, quale assessore, in qualità di tecnico. “E così, nell’ultimo periodo – afferma Conti – ho buttato giù qualche boccone amaro, pur di completare il percorso intrapreso per la città, in materia di igiene ambientale. Sarebbe bastato un altro mese e mezzo, ma il Sindaco ha avuto fretta, essendo venuta meno la fiducia e traballando la collegialità che aveva contraddistinto all’inizio l’operato della giunta”.
Conti ha ribadito, però, che continuerà ad avere rapporti di collaborazione con i gruppi parlamentari penta stellati ed anche con il meet up, sottendendo quasi che la scelta operata, non sia stata condivisa, e che ci sia uno sfilacciamento tra meet up e giunta.