Primo giorno a Palazzo dell’Aquila per il nuovo esponente dell’Amministrazione Piccitto, anche se Salvatore Corallo, stamane già alle prese con la prima riunione di Giunta, tra i corridoi dell’ente ha imparato a destreggiarsi bene nei nove mesi trascorsi come consulente del sindaco. «Sebbene non avessi alcun potere gestionale, mi sono occupato di svariate pratiche inerenti il vasto campo delle manutenzioni comunali, dal verde pubblico agli edifici di maggiore pregio». Impegno riconosciuto, nel corso di questi mesi anche da parte di alcuni componenti delle opposizioni. Sono molti infatti i messaggi di stima giunti al momento della nomina ad assessore. Una nomina che ha comunque dato avvio ad una serie di dichiarazioni polemiche, bipartisan, sia sul merito della scelta del primo cittadino, che sul metodo seguito. Su questo, e su molto altro, risponde il diretto interessato, misurando molto attentamente ogni parola e non volendo entrare nel merito del giudizio del sindaco nei confronti dell’ex assessore Claudio Conti. «Condivido le dichiarazioni ufficiali rilasciate da Federico – dichiara – ma non intendo commentare oltre».
Salvatore Corallo, uno dei fondatori del meet-up di Ragusa nell’aprile 2012 insieme al sindaco, ai consiglieri Dipasquale, Licitra, Fornaro e pochi altri, chiarisce che la sua nomina è un atto coerente con il percorso sin qui condotto dal movimento. Accetta l’idea che si tratti di una scelta politica, qualora questo significhi una scelta legittima ad opera del sindaco dettata dalla volontà di inserire in Giunta una persona coerente con le idee di amministrazione della città a Cinque stelle. Non quindi una nomina fatta ad hoc, per accontentare una parte di elettorato o comunque come risposta ad un diverso equilibrio di poteri in Giunta. Spostando l’attenzione sulle burrascose ultime riunioni del meet up, Corallo evidenzia come per alcune tematiche specifiche l’amministrazione e la base corrano a velocità diametralmente opposte. «Spesso si devono prendere scelte immediate, senza neanche poter consultare l’intera Giunta – afferma – per cui è ovvio che alcune modalità di coordinamento con il meet-up diventano difficili. Stiamo lavorando per poter migliorare certi meccanismi grazie ai gruppi di lavoro che si coordinano con gli assessori. Essendo in tanti è ovvio che nascano discussioni, non si sono comunque fratture né malumori. Quella del sindaco era una scelta che andava discussa da tempo».
Dopo 25 anni all’interno dell’azienda di famiglia, un bar ed una sala trattenimenti a Comiso, Salvatore Corallo spiega di aver lasciato tutto in gestione. «Non avrei mai pensato di entrare in politica – sorride – almeno per quello che significava per me prima dell’elezione di Federico. Ho sempre visto con diffidenza questo mondo e, sebbene tante volte mi sia stato chiesto di candidarmi da parte di esponenti di destra, sinistra, centro, ho sempre rifiutato. Il Movimento Cinque stelle rappresenta invece l’opportunità di cambiare le cose. Ovvero occuparmi della gestione della città e, anche coordinando la riparazione di una tubatura rotta, migliorare la vita della comunità. Questo è quello che intendo io per fare politica». Molti i malumori relativi al fatto che il nuovo assessore non sia un cittadino ragusano. «Ho sempre frequentato questa città, nella quale ho vissuto anche per diversi anni. I miei figli studiano nelle scuole iblee, non mi pare sia un problema il luogo dove la sera vado a dormire. Conosco e sto imparando a conoscere sempre meglio le problematiche relative alle deleghe che ho ricevuto, questo è l’importante».
A proposito delle deleghe, non si può non fare accenno al passaggio di alcuni rami prima competenza di Stefania Campo. «Si tratta dell’alleggerimento di una mole di lavoro notevole – afferma – pensiamo solo alle pratiche relative all’idrico, ci vorrebbe un assessore appositamente per questo». Per quanto riguarda la competenza in materia, Corallo spiega che certamente una laurea in ingegneria sarebbe stato un valore aggiunto. «Per i settori di mia competenza (programmazione e monitoraggio opere e lavori pubblici, edilizia scolastica, verde pubblico, ville e parchi, arredo e decoro urbano, manutenzione opere edili, manutenzione e gestione opere a rete, impianti e servizi tecnologici, beni comunali, acqua pubblica e risorse energetiche, ndr) gli uffici dell’ente sono provvisti di molte professionalità. Occorre quindi un assessore con spirito di iniziativa, che sappia gestire con fermezza e valorizzare al meglio il personale negli uffici». Primi obiettivi del neoassessore puntare sulla riqualificazione energetica, proseguendo nella scelta della Giunta di accantonare il progetto di pedonalizzazione di piazza Libertà, rispolverare una pratica ferma da anni presso gli uffici della Regione che potrebbe portare nelle casse comunali un finanziamento di ben 6 milioni di euro per la riqualificazione della rete idrica ed infine creare uno staff specializzato nell’evasione delle pratiche relative ai cottimi e alle gare. «Finora si è agito con lentezza – ha spiegato – ci sono almeno una decine di gare di importo superiore ai 100mila euro in attesa di essere istruite, una risposta alle molte imprese artigiane del territorio che questo ente non può ancora fare attendere». «Le mie priorità ovviamente riguardano iniziative poco visibili – ha concluso – ma che toccano delle vere e proprie emergenze. Gli impianti obsoleti rappresentano una delle ferite aperte della città, il risultato di una politica che per anni si è occupata solamente di grandi opere dall’impatto evidente, le più remunerative dal punto di vista dell’immagine e del credito elettorale». A tal proposito il nuovo assessore dichiara di non avere nessuna intenzione di candidarsi, sottolineando “alle prossime amministrative” e lasciando aperte, di fatto, tante altre opportunità future.