Evade dagli arresti domiciliari per recarsi al commissariato di polizia di Vittoria e chiede agli agenti di tornare in carcere. E’ il singolare episodio che ha avuto come protagonista un pregiudicato 54enne di Vittoria. L’uomo ha scontato sette mesi in regime carcerario, ed era stato ammesso da 25 giorni ai domiciliari per scontare la pena residua di otto mesi per il reato di furto continuato in concorso con altri pregiudicati. Esasperato, però – come ha avuto modo di riferire agli agenti – dalla convivenza con la moglie, con la quale aveva appena avuto un acceso diverbio, l’uomo, nonostante il provvedimento dei domiciliari, è uscito da casa per chiedere con forza agli agenti di essere riportato in carcere. Dinnanzi gli agenti e in attesa che tale istanza fosse comunicata all’autorità giudiziaria per esprimersi nel merito della richiesta, il pregiudicato è andato in escandescenze. All’interno degli uffici del commissariato di polizia di Vittoria, ha tentato di strangolarsi con le sue mani e ha addirittura cercato di gettarsi dalla finestra. Hanno faticato non poco i poliziotti per trattenerlo e tentare di riportarlo alla calma. Riusciti a bloccarlo, gli agenti hanno richiesto l’intervento dell’ambulanza del 118 che lo ha trasportato in ospedale dove è stato visitato da specialisti e sottoposto a immediate cure mediche. Dopo le dimissioni, però, il pregiudicato è stato riaccompagnato nella sua abitazione. Quanto messo in atto, dunque, per sfuggire alla convivenza con la moglie, è stato decisamente vano. E così oltre a proseguire nel regime detentivo dei domiciliari per i reati contestati, è stato anche segnalato per evasione. Sull’accaduto, il commissariato ha già trasmesso un rapporto all’autorità giudiziaria. E pensare che dopo aver scontato i primi sette mesi di reclusione in carcere, lo stesso 54enne tramite i legali aveva rivolto istanza al giudice per essere ammesso alla misura meno afflittiva degli arresti domiciliari piuttosto che alla detenzione in carcere.