Altri 400 arrivi a Pozzallo. Si cercano gli scafisti

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Continua ad essere costante l’ondata di sbarchi in provincia di Ragusa. Circa 400, oggi, i nuovi arrivi al porto di Pozzallo a bordo di una nave della marina militare che li ha intercettati nel Canale di Sicilia. Nel gruppo molti minori e neonati. Anche in questo caso, la task force delle forze dell’ordine, coordinata dalla Squadra Mobile, è impegnata ad individuare i responsabili di questa tratta di esseri umani a rischio della loro vita così come purtroppo in questi giorni è accaduto.

L’ultimo, in ordine di tempo, è il caso del giovane malese venticinquenne, sbarcato un paio di giorni fa, ed immediatamente trasferito all’ospedale civile di Ragusa dove, all’alba di ieri mattina è deceduto. I sanitari del nosocomio ragusano hanno effettuato gli esami diagnostici per risalire alle cause del decesso. Il giovane malese, di cui non si conosce ancora l’identità, aveva una patologia pregressa ed è morto a causa di un arresto cardiaco. In corso indagini degli uomini della Squadra Mobile per identificare la vittima che non aveva fatto in tempo a fornire le proprie generalità all’ufficio immigrazione della Questura, in quanto appena giunto sulla banchina dell’area portuale, è stato trasferito in ospedale per le sue precarie condizioni di salute.

La Polizia di Stato è in contatto con l’ambasciata del Mali per risalire all’identificazione ed  avvisare i familiari. Intanto il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Ragusa ha disposto l’autopsia per accertare le cause della morte ed in queste ore il medico legale procederà in tal senso, assistito dalla Polizia Scientifica.

Nel frattempo la task force delle forze dell’ordine sta indagando per tentare di identificare gli scafisti di tutti gli sbarchi avvenuti in queste ore. Operazioni rese piuttosto difficili a fronte della forte “resistenza” a collaborare da parte dei migranti che per timore di ritorsioni, anche in danno dei loro familiari rimasti nei paesi d’origine, si sono trincerati dietro il silenzio, non fornendo indizi utili per identificare coloro che comandavano l’imbarcazione.