Problematiche relative alla gestione di eventi emergenziali connessi a sbarchi numericamente di rilevanza eccezionale. E’ l’argomento trattato nella riunione di stamani in prefettura a Ragusa. Alla presenza dei massimi esponenti delle forze dell’ordine, dei sindaci, dei vertici sanitari, della protezione civile e della croce rossa, si è reso necessario fare il punto della situazione rispetto il piano di accoglienza. Necessità scaturita anche dai grossi sbarchi registrati nelle scorse settimane, nel corso dei quali, oltre alla sistemazione al cpa di Pozzallo, si è dovuta allestire una struttura in contrada Cifali a Comiso. Si è ravvisata, come anticipato dal Prefetto, la necessità di rivedere nelle modalità operative il vigente piano coordinato si soccorso e assistenza. “C’è la necessità – ha spiegato il prefetto Vardè – di calibrare l’attuale piano di soccorso a cui facciamo riferimento. Se prima ci trovavamo a gestire sbarchi di poche centinaia di persone, adesso i numeri sono notevolmente aumentati, dunque ci dobbiamo trovare nelle condizioni di fronteggiare questa diversa modalità di assistenza”.
