Claudio La Mattina commenta l’esito del rimpasto nel Governo Crocetta, nella qualità di coordinatore provinciale del Megafono, ma il deputato regionale Nello Dipasquale – e a seguire il gruppo parlamentare – lo disconoscono e lo diffidano.
“Rinnovo pubblicamente gli auguri di buon lavoro al Presidente Crocetta ed alla sua Giunta-bis – aveva scritto La Mattina – , ed in particolare alla dottoressa Michela Stancheris nostra rappresentante nel nuovo esecutivo regionale. Non posso però fare a meno di muovere un’osservazione. Con molto rammarico registro ancora una volta l’assenza di un elemento della mia provincia, Ragusa, nella Giunta Regionale, vedendoci superare dalla provincia di Siracusa addirittura con due rappresentanze e non entro nel merito delle competenze e dei calcoli politici di entrambi. Mi chiedo però ad alta voce, ma i tre deputati iblei che sostengono la maggioranza Crocetta assistono passivi a tutto ciò oppure sono presenti all’ ARS in funzione autoreferenziali, come dire o noi o nessuno? Tutto ciò mi inquieta!”.
Immediata e durissima la replica di uno di questi “tre deputati”, ovvero proprio Nello Dipasquale, che a Palermo resta in quota Megafono: “Purtroppo La Mattina continua a parlare per nome e conto de Il Megafono della provincia di Ragusa definendosi coordinatore provinciale sebbene nessuno di noi, da quando è stato dato un nuovo corso al movimento dopo la fase iniziale, l’abbia mai eletto e votato e soprattutto nonostante non sia stato autorizzato a parlare a nome de Il Megafono e ad usarne il simbolo. Non è dunque solo un problema di forma ma è anche di sostanza la motivazione che mi spinge ad intervenire. La Mattina, che mi risulta essere tutto al più simpatizzante de Il Megafono, non certo coordinatore provinciale come invece afferma immotivatamente, mette in discussione le scelte operate dal presidente Crocetta facendolo passare quasi per arrogante e poco rispettoso della terra iblea, reo di non aver nominato alcun assessore di questa provincia. Mi permetto di evidenziare a La Mattina che la provincia di Ragusa ha potuto contare sul presidente Crocetta e su tutti i suoi assessori regionali ogni qualvolta ce ne sia stata la necessità, dimostrando un’attenzione encomiabile e costante rispetto alle istanze del territorio. A noi del movimento Il Megafono quel che interessa è che si facciano le cose che servono alla gente e non certo la residenza degli assessori regionali. La Mattina, è bene chiarirlo all’opinione pubblica e alla stampa, quando parla e scrive lo fa a nome personale e forse a nome di qualche gruppo di suoi amici. Non certo a nome de Il Megafono di cui ho avuto mandato di rappresentare sul territorio direttamente dal presidente Crocetta. Lo diffido pertanto ad usare impropriamente il simbolo de Il Megafono”.
A difesa di Dipasquale, l’intero gruppo parlamentare del Megafono all’Ars è intervenuto per bocca del deputato Giovanni Di Giacinto: “A nome mio e dell’intero Gruppo parlamentare del Megafono nel condividere le scelte fatte dal Presidente Crocetta, rivolte a garantire non solo una provincia ma tutta la Sicilia, ci permettiamo di ricordare come l’azione politica e di Governo della Regione abbia dato sempre attenzione alla provincia di Ragusa, senza che necessariamente la provincia di Ragusa fosse rappresentata in Giunta, grazie ad un Presidente della Regione che ama tutta la Sicilia e al lavoro di tutti i parlamentari della provincia di Ragusa ed in particolar modo del nostro collega Nello Dipasquale che invece di cercare poltrone di assessorati per se o per altri e mettere in difficoltà l’operato già difficile del Presidente ha dato fin da subito sostegno incondizionato, insieme a tutto il Gruppo parlamentare, alla scelte di Crocetta.. Pertanto, risultano false e gratuite le dichiarazione del signor La Mattina , che , certamente, non rappresenta il Megafono in provincia di Ragusa , ruolo riconosciuto a Nello Dipasquale. Diffidiamo, pertanto, il signor La Mattina ad utilizzare il nostro simbolo nella provincia di Ragusa e riteniamo che lo stesso esprima le proprie opinioni esclusivamente a titolo personale o da semplice simpatizzante del Megafono“.