Nel cinquantesimo anniversario della morte del senatore Dionisio Moltisanti, Ispica lo ha ricordato ieri con una solenne cerimonia patrocinata dal Comune.
Dopo la celebrazione di una Santa Messa nella Basilica di Santa Maria Maggiore, officiata da Sua Eccellenza Monsignor Antonio Staglianò Vescovo di Noto, tutti gli intervenuti si sono spostati nei pressi della casa al civico 16 di via Dante, dove egli visse, operò e morì. Qui, dopo che la banda Città di Ispica ha intonato l’Inno d’Italia e prima che la tromba solista di Giuseppe Fronte eseguisse il “Silenzio fuori ordinanza”, è stata svelata una lapide commemorativa che testualmente riporta: “In questa casa visse, operò e morì il dott. Dionisio Moltisanti, Politico integerrimo, Amministratore saggio e competente, Senatore del popolo. La Comunità tutta e la figlia Marisa posero con affetto, rispetto e riconoscenza nel 50° anniversario della morte”. Successivamente, la cerimonia è proseguita nei locali della “Sciabica” dove l’uomo, con il suo impegno politico e il suo ruolo di senatore del popolo, è rivissuto nel ricordo e nelle testimonianze dei relatori intervenuti. Erano per questo presenti il sindaco Piero Rustico, il prof. Saverio Terranova e gli onorevoli Nicola Bono, Nello Musumeci e Enzo Trantino. La commemorazione è stata introdotta con la presentazione del giornalista Marco Sammito e la proiezione di un filmato con testi e regia dello stesso. A coordinare gli interventi l’on. Enzo Trantino, che ha iniziato affermando che “ricordare il senatore Dionisio Moltisanti, per tutti Nisi Moltisanti, non è bellezza della nostalgia . . . è, invece, bellezza della politica. Egli rappresenta un’epoca . . . qui siamo davanti ai valori fondanti, i cosiddetti valori del vivere civile, perché Nisi Moltisanti non era noto solo come uomo politico, era noto quale punto di riferimento per saggezza e onestà; un Uomo che alla politica dava senza prendere … Andando nelle aule del Senato, la figlia Marisa ha trovato il riscontro che le cose che aveva pensato non erano la mitizzazione del padre, quanto la continuità di una tradizione: costruire in silenzio e trasparenza”. Subito dopo il saluto della città di Ispica nelle parole del Sindaco che si è detto onorato dell’opportunità che l’occasione gli offriva di ricordare questo suo concittadino. “Sento il dovere – ha dichiarato il Primo Cittadino – di dare voce al ricordo di questo mio illustre predecessore che ancora vive nella mente di coloro che ebbero l’opportunità di apprezzarne la dimensione umana fervida e appassionata di uomo sempre vicino al popolo e ai suoi problemi. Quando il senatore Dionisio Moltisanti prematuramente scomparve, il mio essere ancora bambino non mi permise allora di percepire perché la nostra Ispica si fosse fermata per tre giorni. Andando avanti negli anni, e ancor più nel ruolo che oggi rivesto, ho compreso che la città aveva sentito il bisogno di stringersi attorno a quell’uomo che tanto negli anni aveva fatto per i suoi concittadini, motivo per cui è stato giusto che la città, nel cinquantesimo anniversario della sua morte, si fermasse per ricordarlo. Il suo impegno di uomo, di politico e di senatore – ha continuato il Sindaco – ci deve essere da guida perché in lui erano le doti di inesauribile passione civile e di un grande senso del dovere. Questa la sua strada di vita che lo condusse a ricevere consensi tali da portarlo a ricoprire molteplici incarichi di grande impegno e responsabilità, non da meno, più volte, quello di guida di questa nostra città. Per le sue doti il popolo gli tributò in tante occasioni l’onore di una vittoria fino ad essere eletto Senatore per ben due volte con un plebiscito di consensi. Per tutto questo esprimo la mia gratitudine alla figlia per averci dato con il suo impegno la possibilità di ricordarlo con onore”. A seguire, il discorso commemorativo del professor Saverio Terranova, già Sindaco di Modica, che ne ha tratteggiato, anche attraverso il racconto di episodi intimi e personali, la figura di Uomo, il suo impegno politico e il suo essere Senatore di tutti. Dopo il contributo delle proprie riflessioni dell’on. Bono, la parola è passata all’on. Musumeci, il quale ha affermato che “il Senatore fu indiscusso leader della scene politica nel ragusano, un uomo ‘del fare’ e un amministratore efficiente ed onesto … negli anni difficili e drammatici della guerra … si adoperò per alleviare le sofferenze della popolazione … che non tardò a mostrare la sua spontanea manifestazione di gratitudine nominandolo sindaco della propria città e senatore della Repubblica … La vita politica di Moltisanti fu improntata al più compiuto senso della legalità e della dignità della funzione pubblica … e a coniugare sempre ragione e sentimento. Per questo, alla sua morte prematura, il cordoglio giunse unanime dalla gente comune e da tutte le parti politiche, a Ragusa come a Roma … Il senatore Moltisanti è tra i pochi finiti con l’appartenere alla memoria condivisa di un popolo”. A concludere la cerimonia la senatrice Marisa Moltisanti, figlia del compianto Dionisio Moltisanti, la quale, visibilmente commossa per la straordinaria partecipazione di autorità e di gente comune, ha ringraziato tutti e singolarmente ciascuno per la partecipazione e per il contributo dato alla splendida riuscita della celebrazione commemorativa, promossa “perché il suo ricordo, la sua azione politica, il suo esempio non cadessero nell’oblio, ma costituissero patrimonio da trasmettere, a quanti oggi non l’anno potuto conoscere ed apprezzare, soprattutto alle future generazioni”.