Implementati i servizi sanitari degli ospedali di Comiso e Scicli nell’ambito di una rimodulazione della sanità ipparina e, più in generale, iblea. E’ quanto emerso nel corso della conferenza stampa convocata questa mattina dal sindaco Filippo Spataro e dal presidente della Commissione Sanità all’Ars on. Giuseppe Digiacomo sul tema : “Ospedali di Comiso e Vittoria, la nuova rete dei posti letto”.
Il presidente della Commisione Sanità all’Ars on. Digiacomo ha osservato che in Sicilia non solo nessuno dei 37 ospedali a rischio è stato chiuso ma si è rilanciata l’ospedalità cosiddetta minore ricorrendo al principio degli “Ospedali Riuniti”.
“In quest’ottica – ha detto il presidente Digiacomo – avremo gli ospedali rinuiti di Vittoria-Comiso e Modica-Scicli. Ciò consentirà ai nosocomi di Comiso e Scicli di avere più servizi, pur in un generale clima di spending review. Intendiamoci, la sanità ha i suoi costi, non si devono operare sprechi, ma dall’era dei ragionieri si passa ora a quella nella quale si curano i bisogni delle persone. Rimanendo al caso dell’ospedale di Comiso, esso vedrà implementati i servizi e in particolare il reparto di Urologia, a Comiso, ancora, ci sarà una unità operativa semplice di radiologia con tac, il pronto soccorso sarà mantenuto, si ospiterà il reparto di oculistica. I parametri ai quali ci siamo attenuti hanno tenuto conto dell’indice di complessità degli interventi che si eseguono, dell’indice di occupazione e di quello della mobilità passiva. Credo che da oggi la sanità siciliana sia in condizione di spendere quanto ha, assicurando parametri e standard di assistenza più che buoni. In definitiva, è stata rivista la rete ospedaliera secondo le reali esigenze del territorio, constatate visitando tutti gli ospedali siciliani e percorrendo ben 8.000 chilometri”.
“Il nuovo assetto della rete ospedaliera siciliana e per quanto riguarda il territorio ipparino e Comiso in particolare è motivo di soddisfazione – ha dichiarato il sindaco Spataro -. Al momento del mio insediamneto, quasi un anno fa, c’erano fondate preoccupazioni sulla sorte dell’ospedale di Comiso. Nei mesi immediatamente successivi i rumors che si percepivano erano preoccupanti e alto era l’allarme non solo tra l’opinone pubblica ma, anche, tra gli addetti ai lavori. Ho avviato una interlocuzione tra il presidente e amico Digiacomo che ci ha rassicurato sul futuro della nostra sanità. Mi sono reso conto che, in un clima condivisibile di risparmio, i doppioni andavano eliminati, ma era altrettanto fondata la richiesta di tener conto pur nell’ottica di una razionalizzazione della sanità siciliana, che a Comiso è ormai attivo un aeroporto civile con conseguente aumento di flussi passeggeri e incremento di popolazione anche se temporanea che aumenta esponenzialmente la domanda di servizi sanitari. Problematica, questa, peraltro già ben nota all’onorevole Digiacomo il quale mi ha rassicurato anticipandomi che il riassetto della sanità siciliana avrebbe tenuto conto anche di questa circostanza. Infatti, il piano regionale ora elaborato non solo ha previsto la presenza dell’ospedale di Comiso, ma ne segna un indubbio rilancio. E’ un successo che va a tutto vantaggio della collettività e da ascriversi all’azione del presidente Digiacomo e dell’assessore Borsellino e del Governo regionale che ha saputo tener conto della ricognizione, dell’analisi e della sintesi operata dalla Commissione Sanità”.