Nell’ambito dell’esecuzione del piano regionale sanitario sulla sicurezza alimentare degli alimenti di origine animale, in linea con il Piano Sanitario Nazionale, riconosce per quanto riguarda la sicurezza alimentare e la sanità animale un carattere di assoluta priorità al “Piano Regionale Integrato dei controlli” che permetterà alla regione, nell’arco temporale di un triennio, di raggiungere gli standard europei di controllo basati sull’analisi del rischio secondo i principi di efficacia ed imparzialità, è stato scoperto l’uso di additivi nella carne fresca, nel caso particolare solfiti, che venivano immessi da un macellaio di Modica per rendere appetibile la carne in vendita al pubblico.
A scoprire l’illecito, i Tecnici della Prevenzione del Servizio Veterinario dell’ASP di Ragusa, che nel corso di un’operazione di vigilanza nelle macellerie della provincia di Ragusa, si sono insospettiti osservando il colore troppo rosso vivo della carne macinata, esposta sul bancone per la vendita al pubblico. Per cui prelevatane alcuni campioni, li hanno avviati alle analisi ufficiali, presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia sezione di Ragusa, che ha confermato la presenza di “solfiti”.
Il titolare delle macelleria è stato denunciato per commercio di sostanze alimentari nocive, utilizzo illecito di additivi e frode in commercio.
L’uso del solfito sul prodotto fresco conferisce all’alimento trattato un colore rosso vivo, appetibile ed è vietato in quanto maschera i processi di alterazione e distrugge una vitamina importante della carne quale la tiamina.
Il fatto accertato fa tornare in mente una vicenda simile accaduta ad una ragazza di Ragusa di nome Sara in coma dall’età di 22 anni, che il 7 febbraio 2006 mentre era a Catania per i suoi studi universitari, accusò uno shock anafilattico dopo aver consumato una polpetta di carne contenente solfiti.