Un Consiglio comunale avvitato su se stesso e capace di perdere ore a rimestare questioni pregiudiziali e regolamentari: così è apparso il consesso modicano anche martedì sera, quando il tanto atteso ordine del giorno che doveva servire a fare chiarezza sulle modalità di spesa dei 40 milioni della Cassa Depositi e Prestiti è stato invece il pretesto per l’ennesimo, estenuante braccio di ferro sul metodo piuttosto che sul merito. Il pretesto, stavolta, è stato quello della mancata convocazione di una commissione bilancio, sede nella quale i Consiglieri chiedevano di poter approfondire prima di arrivare in aula la relazione del Collegio dei revisori dei conti e quella del dirigente finanziario (relazioni che comunque sono state esposte in Aula dal presidente del Collegio Aiello e dall’assessore al Bilancio Giannone). Alla fine il Consiglio ha deciso in autonomia di rinviare il punto in commissione, votando all’unanimità una mozione d’ordine del presidente della commissione stessa, Luigi Giarratana, ma solo dopo mille polemiche. Se si può considerare scontata la pressione fatta dai consiglieri dell’opposizione – Cerruto, Castello, Scucces, Cavallino, D’Antona –, va rilevato invece che è stata la maggioranza a mettere in qualche modo all’angolo il presidente del Consiglio Roberto Garaffa, tant’è che il capogruppo di “Modica 2013” Piero Covato ha dichiarato: “Per noi nel merito la questione è già chiarissima e non ci sarebbe bisogno di ulteriori passaggi, ma non intendiamo, per una negligenza del presidente, pagare la questione sul piano politico”. Ma Garaffa ha presto ribadito: “Non c’è stata nessuna negligenza e soprattutto non c’è alcuna preclusione rispetto a tutti gli approfondimenti che il Consiglio vuole fare. Io non ho potuto convocare la Commissione perché non c’erano atti deliberativi, ma il Consiglio è sovrano e ha sempre gli strumenti per prendere le proprie decisioni”. “Questa è la dimostrazione – ha commentato il consigliere del Pd Carmelo Cerruto dopo l’approvazione della mozione – che il Consiglio si può condurre con i regolamenti o con il buon senso: fermo restando il rispetto dei primi, a volte è necessario far prevalere il secondo”. La commissione bilancio, allargata ai capigruppo, dovrebbe essere convocata a giorni, mentre oggi alle 17 il Consiglio tornerà a riunirsi per discutere altri punti.
Il commento di Cavallino
“Non ha fatto una bella figura il presidente del Consiglio: più di un mese a disposizione per programmare la seduta e questa si è chiusa senza nessun elemento importante sull’argomento”. È duro il commento del consigliere Tato Cavallino, dopo la seduta di martedì sera, ma lo è soprattutto nei confronti di una “amministrazione comunale impreparata, che non chiarisce i dubbi, anzi è essa stessa sopraffatta dai dubbi e dalle perplessità, fatto che non è piaciuto non solo all’opposizione ma anche alla maggioranza”. “La stessa maggioranza infatti – ha commentato ancora Cavallino – ha chiesto di rimandare il punto in commissione bilancio aperta ai capigruppo, ai consiglieri e a quanti hanno interesse a chiarire l’iter del pagamento dei debiti. E’ la stessa maggioranza che ha affermato che esistono delle incongruenze tra i dati dei revisori dei conti e quelli dell’ufficio ragioneria”.
Le interrogazioni
La seduta si era aperta con l’attività ispettiva, anche perché alcune interpellanze giacevano in attesa da più di due mesi, come nel caso dell’interrogazione del consigliere Michele Colombo (Megafono) sulla biblioteca comunale. Il consigliere del Pd, Ivana Castello, ha esposto la sua interrogazione sulla programmazione delle iniziative estive per Marina di Modica. Sempre la Castello ha presentato un’altra interrogazione sulla viabilità al quartiere Dente, tra via Michele Pulino e via Duca D’Aosta. Sul nuovo sistema della viabilità al quartiere Sorda ha presentato invece un’interrogazione il Consigliere Tato Cavallino, che ne ha discussa anche un’altra relativa ad alcuni finanziamenti per le scuole che si è rischiato di perdere: il sindaco ha dato rassicurazioni che l’iter è ancora in corso e il Comune ha messo dei tecnici a disposizione dei dirigenti scolastici, in questo caso formalmente unici e diretti responsabili della partecipazione ai bandi, per il completamento dei progetti
[Fonte: La Sicilia]