Teatro della Concordia e gestione del canile rifugio sanitario, queste due delle questioni trattate in consiglio comunale, nella seduta ispettiva convocata martedì pomeriggio a Palazzo dell’Aquila. Le interrogazioni, alle quali hanno risposto rispettivamente gli assessori Giuseppe Dimartino e Claudio Conti, sono state presentate dal consigliere Sonia Migliore, UdC.
“Dal 1997 si è alimentato un iter istituzionale per il restauro ed il recupero de “La Concordia” che ha coinvolto ben quattro sindaci, di parti politiche anche opposte – ha affermato Migliore – ovvero Chessari, Arezzo, Solarino e Dipasquale. Adesso si vorrebbe bloccare tutto, secondo me provocando un danno erariale e non solo, alla città”. “Una Giunta arrogante – ha aggiunto Angelo Laporta di Territorio – che calpesta la professionalità dei progettisti impegnati in questa opera oltre che il lavoro di autorevoli esponenti politici iblei”. Sul tema del teatro cittadino l’assessore ai Centri storici ha ribadito che non si può parlare di restauro bensì di demolizione della struttura rappresentata dall’ex cinema Impero e che l’Amministrazione non intende proseguire l’iter, almeno così concepito. Dimartino ha aggiunto che, per dare una risposta ai cittadini, si sta tentando di creare una sorta di rete culturale coinvolgendo, tramite convenzioni in itinere, il teatro della Curia, gli spazi dell’ex cinema Ideal e l’auditorium della scuola “Quasimodo” di contrada Pianetti.
Riguardo alla gestione del rifugio sanitario, il dibattito si è incentrato sulle spese sanitarie affrontate in questi mesi per la cura dei randagi. Un punto conteso tra Asp ed Amministrazione, tanto che la Migliore si augura che venga convocato un tavolo tecnico in Prefettura per fare chiarezza.
Nella mezz’ora iniziale invece, spazio a Maurizio Tumino, il quale ha riportato in aula la questione relativa ai vincoli preordinati all’espropriazione, scaduti nell’aprile del 2011. “Questa amministrazione in nove mesi non ha fatto nulla in merito. Il 19 settembre 2013 è arrivata all’ente una nota in cui la Regione chiedeva con urgenza notizie sulle procedure messe in atto in ordine alla revisione del PRG. Lo scorso febbraio questa assemblea ha inteso respingere un ordine del giorno che impegnava l’Amministrazione in questo senso. Ebbene, in data 20 marzo 2014 dalla Regione è arrivata un ulteriore sollecito”. Nella nota, a firma del dirigente generale del Dipartimento di Urbanistica, Gaetano Gullo, si può leggere infatti che non avendo ricevuto nessun carteggio si chiede una risposta con estrema urgenza.
Pochi minuti prima della seduta consiliare, a Palazzo dell’Aquila si era conclusa la commissione Trasparenza convocata per analizzare gli atti inerenti alla recente nomina dei dirigenti da parte del Sindaco.
Una seduta a porte chiuse, a seguito della quale i consiglieri di opposizione hanno dato mandato al presidente Elisa Marino di inviare tutta la documentazione attinente all’affidamento degli incarichi dirigenziali in Procura. “Si tratta di una iniziativa in linea con il ruolo che ricopro – ha spiegato il consigliere Marino – che mi impone di vigilare sull’attività amministrativa dell’ente al fine di garantire chiarezza nei confronti dei cittadini. A tal proposito sono rammaricata per la decisione dei consiglieri Cinque stelle di disertare la riunione. La trasparenza dovrebbe essere prerogativa di tutti i gruppi consiliari”. “Assenze importanti – ribadisce l’esponente del Pd Mario D’Asta – ad un incontro che avrebbe sicuramente rappresentato una ulteriore occasione di confronto”. “A nostro avviso i protocolli seguiti dall’ente – replica l’esponente dei Cinque stelle Mirella Castro – sono perfettamente chiari pertanto abbiamo ritenuto più utile non partecipare alla riunione, risparmiando anche sui gettoni di presenza”.