Nel tardo pomeriggio di ieri, il presidente della Regione Rosario Crocetta e la giunta hanno tracciato l’identità della nuova sanità in Sicilia con la nomina di tutti i manager delle strutture ospedaliere. Per l’azienda sanitaria provinciale 7 di Ragusa, è stato nominato il palermitano 52enne Maurizio Aricò. Già primario del centro di oncoematologia dell´Ospedale dei bambini a Palermo, si è trasferito a Firenze, dove dirige, al nuovissimo ospedale Meyer, il dipartimento di Oncoematologia pediatrica. Quello che svolge nel capoluogo toscano, è un incarico professionale di altissimo prestigio, che Maurizio Aricò condivide con la moglie svizzera, Dèsirée Caselli, direttore dell´unità operativa per i trapianti di midollo nello stesso ospedale pediatrico fiorentino. Ieri sera, dunque la nomina a manager dell’azienda sanitaria provinciale di Ragusa che, negli ultimi due anni, ha vissuto un lungo periodo di commissariamento. L’ultimo durato quasi un anno e mezzo con Angelo Aliquò. Attualmente l’asp è gestita dal direttore sanitario Vito Amato che svolge, su precisa delega dell’assessorato regionale alla sanità, anche il ruolo di direttore generale facente funzioni. Dal 2009, anno in cui c’è stata la riorganizzazione del servizio sanitario in Sicilia, è la prima volta che ai vertici dell’azienda sanitaria provinciale, ci sia un medico. In precedenza in fatti la carica di manager è stata ricoperta da tecnici specializzati nella gestione di strutture pubbliche, e dunque c’è entrata a pieno titolo anche l’azienda sanitaria provinciale. Ancora non si conoscono i tempi di insediamento del nuovo manager. Certamente si dovrà attendere l’espletamento di tutte le procedure burocratiche connesse a tale nomina, tra cui anche la registrazione alla Corte dei Conti, come previsto dalla normativa vigente. Insomma almeno altre due settimane potranno passare, prima che il nuovo direttore generale si insedi a Ragusa. In questo lasso di tempo, l’incarico di direttore facenti funzioni continuerà ad essere ricoperto dal direttore sanitario Vito Amato che da metà febbraio ha anche questa responsabilità.