“Avevi il diritto di vivere ed essere amata”. La commozione di Don Beniamino per Ilenia

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funerale ilenia segreto

Un abbraccio stretto e caloroso per cercare di donare un minimo di sollievo laddove la morte ha portato disperazione. Vittoria si è stretta questa mattina attorno ai familiari di Ilenia Segreto, la 24enne deceduta sabato notte in un incidente sulla Comiso-Pedalino, a due passi dall’aeroporto di Comiso e dal locale nel quale la ragazza era diretta insieme agli altri 5 giovani che viaggiavano con lei a bordo di quella maledetta Focus che ha finito la sua corsa contro un palo.

Nella sala adiacente la chiesa dello Spirito Santo si ripete la scena già vista troppe volte in occasione dell’estremo saluto a vite volate via troppo presto: la bara bianca, i fiori bianchi e i locali che non bastano a contenere amici, parenti e semplici conoscenti.

Don Beniamino Sacco, che Ilenia l’ha vista crescere, apre la Santa Messa augurandosi di avere la forza di celebrarla fino alla fine. Le sue parole sono tutte per il padre, il fratello minore e per mamma Concetta. “Cosa non hai fatto per questa ragazza? E devi esserne fiera, come lei lo era di te. Continua a vivere per lei. Il Signore vi ha dato una croce troppo pesante da portare e io posso solo dirvi che vi aiuterò, come sacerdote e come amico”.

Ad Ilenia, poi, Don beniamino chiede perdono. “Perdono per quello che non abbiamo capito di te, per quello che volevi e non hai avuto, perdonaci anche per il solo fatto che stiamo per portarti al cimitero. Avrei voluto con tutto me stesso oggi vederti si vestita di bianco, ma inginocchiata davanti a questo altare nel giorno del tuo matrimonio e non dentro una bara”.

E un matrimonio c’era, in qualità di testimone della sposa, in quel futuro immediato svanito nel nulla. “Stai tranquilla, Melissa – assicura Don Beniamino – Ilenia quel giorno la firma comunque la metterà”.

Un messaggio di speranza parte poi dalla lettura del Vangelo di Giovanni che parla della morte e della resurrezione di Lazzaro. “Io non posso dire a Ilenia di alzarsi e venir fuori – continua Don Beniamino – i miei limiti sono i vostri limiti ed è difficile anche per me a volte accettare “Sia fatta la tua volontà”. Ilenia aveva tutto il diritto di vivere, di amare e di essere amata, di mettere al mondo dei figli. La natura le aveva dato questo diritto ma, quando arriva, la morte stravolge tutto. La vita – e qui si rivolge principalmente ai tanti giovani che sembrano idealmente abbracciare la bara bianca – è il dono più grande perché è il frutto della cosa più importante: l’amore. La vita è il sorriso di Dio e va salvaguardata in ogni modo. Non lasciate che venga mortificata e imprigionata dentro un mezzo, dentro una macchina!”.