E’ stato un vicino di casa che, alle cinque di stamani, stava uscendo da casa per andare a lavorare a telefonare al proprietario di una pizzeria in vico Deodato a Modica bassa, dopo aver visto danneggiate le fioriere antistanti il locale e il principio di incendio che si stava sviluppando al portone d’ingresso. E’ stato così lo stesso titolare, a spegnere le fiamme che, come è stato successivamente accertato da vigili del fuoco e agenti del commissariato di polizia, non si sarebbero potuto sviluppare ulteriormente in quanto è stato utilizzato olio di citronella per far divampare l’incendio. Dai sopralluoghi compiuti, gli investigatori hanno accertato il danneggiamento del portone del locale, presente in centro storico da circa un anno, e che le fioriere in cemento armato erano state sollevate e capovolte. Da questi primi elementi e dopo aver raccolto la denuncia del proprietario, gli inquirenti, guidati dalla dirigente Maria Antonietta Malandrino, sono propensi a pensare che si sia trattato di un grave atto vandalico ad opera di giovinastri senza scrupoli.
Ipotesi che potrebbe trovare un’ulteriore conferma se correlata ad un altro grave episodio consumato la notte tra martedi e mercoledi scorsi in un’abitazione di campagna in contrada Mauto, sempre in territorio di Modica, di proprietà di un professionista del posto. In quella circostanza, ignoti avrebbero forzato il portone di ingresso, avrebbero tranquillamente desinato all’interno della cucina, lasciando volutamente tracce e poi avrebbero devastato gli interni dell’abitazione. In particolare avrebbero tirato fuori tutti i mobili che vi erano custoditi e avrebbero distrutto tutti i sanitari. Anche in questo caso, l’azione vandalica sembra piuttosto evidente, considerato che pare non sia stato portato via nulla dall’abitazione, lasciandola totalmente a soqquadro e con ingenti danni all’interno.
Non si escluderebbe, dunque, che le due azioni criminali possano avere un filo conduttore comune, non foss’altro che, in entrambi i casi, in modo decisamente rudimentale, e non professionale, sono stati causati solo danni, ricorrendo a strumenti abbastanza banali, come per esempio l’olio di citronella per l’incendio appiccato al portone della pizzeria di Modica bassa.