Su quattro navi attraccate ieri al porto di Pozzallo con a bordo oltre 1000 immigrati, sarebbero stati individuati due presunti scafisti. Si tratterebbe di trafficanti di vite umane, uno a bordo dell’imbarcazione con 250 clandestini, e l’altro a capitanare la nave con altri 150 immigrati. Entrambi di nazionalità tunisina, uno dei quali dovrebbe essere recidivo per questi reati. L’individuazione dei due è avvenuta a seguito delle dichiarazione che in modo congiunto le forze dell’ordine hanno raccolto dopo aver messo in salvo i clandestini. Le operazioni sono avvenute in acque internazionali, dunque le forze dell’ordine iblee attendono l’eventuale autorizzazione da parte del Ministero per procedere ai fermi. Intanto stanno proseguendo senza sosta le indagini per verificare la presenza di eventuali altri soggetti implicati nel maxi sbarco. In termini logistici, 633 sono stati sistemati al cpa di Pozzallo. Tra loro 95 donne, 75 minori e 10 neonati. Intanto pare si stia verificando la possibilità di utilizzare anche la palestra scolastica che c’è nel centro marinaro, utilizzata nel recente passato anche per accogliere clandestini, proprio per alleggerire la struttura del cpa già al collasso. Gli altri 435 sono stati trasferiti in una struttura nell’area artigianale di Comiso, in contrada Cifali. Si tratta di un immobile destinato ad un centro di ricerca regionale in agricoltura, all’interno del quale sono stati sistemati materassi e generi di prima necessità per l’accoglienza. In modo contestuale, nella stessa area, è stata allestita anche una tendopoli ad opera della protezione civile per accogliere un’altra parte di clandestini. Infine, una ventina di extracomunitari già ieri è stata trasferita in strutture ospedaliere della provincia per accertamenti sanitari, ma non ci sono situazioni d’emergenza, solo stati compiuti controlli di routine dovuti a malesseri a seguito del lungo viaggio. L’ultimo trasbordo dalle navi al porto di Pozzallo è avvenuto all’una di stanotte, e subito dopo le forze dell’ordine hanno proceduto all’identificazione dei clandestini, nell’immediato assistiti e rifocillati. Non si escluderebbe che anche nelle prossime ore ci siano altri sbarchi e dunque altri arrivi a Pozzallo di barconi già intercettati nelle acque internazionali del canale di Sicilia e che dovranno essere messi in salvo nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum.