Più che una interrogazione è un vero e proprio esposto quello presentato dal consigliere comunale di Azione Democratica a Vittoria, Francesco Aiello, alla Procura della Repubblica e alla Prefettura di Ragusa, ai Nas e ai Noe, al Dipartimento Regionale acque e rifiuti di Palermo, alla direzione della Riserva Orientata dei Pini D’Aleppo, ad Arta Sicilia, all’ARPA e, naturalmente, al Sindaco Giuseppe Nicosia e agli assessorati competenti. La corposa denuncia, illustrata stamani in conferenza stampa, si articola in 5 punti e ruota attorno al funzionamento e alla gestione del depuratore di Vittoria che, a detta di Aiello, “non depura proprio nulla e rappresenta una piccola terra dei fuochi. Ho trovato quell’impianto che era un ammasso di ferraglia e negli anni in cui ero Sindaco ho affidato tutto alle mani esperte dell’architetto Ferreri che ha messo a punto una struttura perfetta e che tutti ci invidiavano e cercavano di copiare anche all’esterno. Nel 2007, però, – continua Aiello – Ferreri ha interrotto i rapporti con l’attuale amministrazione, i 250.000 euro stanziati sono stati stornati e destinati ad altro e da allora tutto è andato in malora”.
Il primo punto della denuncia di Aiello è incentrato sull’inefficienza assoluta delle attività di smaltimento dei fanghi. Una gran parte, da anni, sarebbe stata sotterrata all’interno dell’impianto stesso in un’area delimitata e camuffata con alberi e Aiello chiede che, per accertare ciò, vengano avviati un’indagine e una serie di carotaggi e che vengano controllati i registri di carico e scarico e i relativi formulari.
Il punto due verte sulla mancata attivazione del comparto digestione anaerobica. “Fortissimi sono i sospetti – scrive Aiello – che la lana di roccia esterna sia stata illecitamente sotterrata in prossimità del digestore e che i pannelli in lamiera siano stati smaltiti presso un impianto di rottamazione per materiale ferroso per ricavarne somme irrisorie con conseguente immenso danno ambientale e per la salute dei cittadini che, però, continuano a pagare il canone che l’amministrazione richiede annualmente per la depurazione”.
Gli altri punti riguardano i percorsi idraulici all’interno dell’impianto, che sarebbero stati illecitamente deviati per mezzo di bypass causando l’arrivo di una parte dei reflui nella condotta parallela destinata alle acque che gli agricoltori utilizzavano a scopi irrigui per le colture a pieno campo; le sanzioni amministrative che l’ARPA avrebbe elevato al Comune al termine di numerosi prelievi; la mancata clorazione dei reflui che finirebbero nel fiume sottostante senza subire alcun trattamento di disinfezione e l’arrivo al depuratore di Vittoria, con successivo interramento, persino dei fanghi provenienti da Scoglitti e che dovrebbero essere smaltiti altrove.
Come se non bastasse Aiello denuncia che il sedimentatore secondario è bloccato da un anno a causa di un banale problema ai cavi. “Di corsa ora stanno cercando di sistemare tutto – ha annunciato – e per farlo pare abbiano causato un guasto anche all’altra vasca che sarebbe ferma da 24 ore. Ricordiamoci che, tra l’altro, fino a non molto tempo fa in quel sito portavano anche le scolaresche in visita e che se funzionasse correttamente quell’impianto potrebbe anche produrre una quantità di energia elettrica tale da mantenersi da solo. Se potessi andrei io stesso a scavare per dissipare i miei dubbi ma posso solo garantire che andrò avanti finchè non avrò le risposte che desidero. Per questo sabato mattina faremo un sit in sul posto e mi appello alle associazioni ambientaliste affinchè mi stiano vicine” ha quindi concluso.
Accuse gravi e pesanti alle quali il Sindaco Nicosia replica così: “Ho letto proprio stamattina il suo documento, troppo dettagliato per essere farina del suo sacco, e l’ho subito girato all’ufficio tecnico per farmi relazionare dal dirigente che ha la responsabilità della conduzione del depuratore. Se verrà fuori che non sono cose vere saremo in presenza dell’ennesima calunnia, al contrario lo ringrazierò perchè avrà contribuito a mettere in luce distorsioni che vanno corrette e provvederò a sanzionare in modo forte e duro i responsabili di eventuali abusi all’interno degli uffici”.
Sindaco ma può non sapere visto che ci sono delle sanzioni amministrative da parte dell’Arpa?
Sono a conoscenza delle sanzioni elevate a causa di macchinari che ogni tanto non funzionavano perfettamente e per sversamenti non a norma che hanno comportato il nostro intervento mediante l’ufficio tecnico. Le osservazioni dell’Arpa sono state sempre ritenute rilevanti e sono convinto che chi di dovere abbia posto in essere i provvedimenti conseguenti ma se così non è stato e ci sono state negligenze i responsabili saranno sanzionati.
Si parla anche di un sedimentatore guasto da un anno…
Se è così perché non lo ha detto prima? Se accertata questa cosa sarebbe gravissima ma mi chiedo come fa lui a saperlo visto che della questione si occupa solo da qualche tempo. Glielo hanno riferito? Chi sapeva? E perché non ha parlato? Se così fosse si configurerebbe una gravissima omissione.