L’assenza del primo cittadino di Modica Ignazio Abbate alla conferenza dei sindaci convocata lunedì sera dal collega ragusano Piccitto per avviare il confronto sulla costituzione del libero consorzio dei Comuni gli provoca polemiche sia fuori casa che dentro casa. In quest’ultimo caso a muovergliele, dal Consiglio comunale, è Tato Cavallino: “Sottrarsi al confronto non è democratico e in genere chi si comporta così ha sempre torto – rimprovera Cavallino al sindaco – . L’assenza peraltro è stata giustificata con una bugia asserendo che come amministrazione ci si sta muovendo per ipotizzare un libero consorzio tra i Comuni del Val di Noto: Abbate è stato prontamente smentito dal sindaco di Ispica il quale ha dichiarato di non aver avuto nessun contatto con il collega di Modica e considerato ancora che i sindaci da lui citati nella conferenza di ieri hanno sottoscritto un documento dove si esprime l’auspicio a mantenere l’attuale coesistenza dei Comuni dell’ex Provincia all’interno del libero Consorzio. Il nostro sindaco – prosegue Cavallino – sfugge al confronto, usa forme di snobismo fuori luogo, pensa in modo unilaterale ed autoritario, preferisce altre sedi dove indicare vie ed azioni derivanti solo ed esclusivamente dai suoi espedienti e stratagemmi”. Cavallino chiede dunque al Presidente del Consiglio di convocare una seduta sull’argomento. “Una volta per tutte –conclude Cavallino – il sindaco scenda dal piedistallo e si confronti, usi un po’ di umiltà e faccia critiche giuste e costruttive”.
In consiglio, comunque, è probabile che la proposta di Abbate raggiungerebbe i due terzi dei consensi richiesti dalla legge, dato che anche il Pd sostiene l’idea di lavorare a un Consorzio del Val di Noto. E infatti il sindaco è assolutamente determinato a proseguire per la sua strada e ha già convocato per lunedì prossimo un altro incontro, stavolta di carattere più informale e a Palazzo San Domenico, con i sindaci che lui intende coinvolgere, anche se almeno tre di questi – ovvero quelli di Scicli, Pozzallo e Ispica – hanno firmato il documento proposto da Piccitto: “Ma questo non mi preoccupa – dichiara Abbate – perché sono convinto, come ho detto più volte, che la precedente organizzazione legata alla forma della Provincia regionale si sia dimostrata fallimentare, che abbiamo bisogno di un organismo più snello e che dobbiamo soprattutto fare riferimento a un territorio più omogeneo: quando parlo di Consorzio del Val di Noto mi riferisco alla stessa area coperta dalla Diocesi di Noto, con in più Palazzolo Acreide”. Fra l’altro pare che il sindaco abbia già coinvolto persino il Vescovo di Noto, per essere sostenuto in questa sua iniziativa.
Anche il sindaco di Ragusa Federico Piccitto, nel prendere atto del fatto che Abbate abbia mantenuto la “promessa” di assentarsi alla conferenza dei sindaci da lui convocata, ha avuto modo di commentare che avrebbe preferito sull’argomento un confronto a viso aperto. La polemica a distanza tra i due sindaci sembra dunque destinata a proseguire e anzi Abbate rilancia: “Penso che Piccitto abbia fatto una fuga in avanti a convocare un incontro quando ancora non sappiamo nemmeno se la riforma rischi di essere impugnata dal Commissario dello Stato. Fatto sta che la conferenza dei sindaci della provincia di Ragusa non ha più senso di esistere perché non esiste la Provincia. La ratio è quella di superare questa impostazione ed è l’obiettivo che noi perseguiremo”.
[Fonte: La Sicilia]