La tappa modicana di sabato pomeriggio dell’assessore regionale alla famiglia e al lavoro Ester Bonafede è servita a concretizzare un dialogo tra il governo di Palermo e le amministrazioni locali: il convegno organizzato dal Rotary sul lavoro in Sicilia al tempo della crisi, ha visto infatti partecipi i sindaci di Modica, Scicli e Pozzallo, che hanno colto la palla al balzo per un vero e proprio “sfogo” nei confronti dei vertici della Regione. Davvero tante le questioni sul piatto, a vario titolo legate al tema del lavoro: “Dobbiamo ringraziare l’assessore Bonafede – ha esordito il sindaco di Modica Ignazio Abbate – perché grazie alla sua determinazione siamo riusciti a ottenere la cassa integrazione per i dipendenti della Spm. Ma oggi sappiamo che la pubblica amministrazione non può dare lavoro più a nessuno: dobbiamo essere però capaci di sostenere lo sviluppo economico del territorio, dando aiuto alle attività produttive. Per questo chiediamo alla regione interventi concreti per l’agricoltura, l’artigianato, il turismo”. Il sindaco di Pozzallo ha chiesto anche l’aiuto della Regione per il porto e in particolare per le possibilità occupazionali che si presenterebbero se si riuscisse a chiudere un accordo per far arrivare le navi da crociera. “Quando percorro il territorio – ha detto subito la Bonafede – sono consapevole di diventare il collettore delle problematiche, anche di quelle che non si rivolgono direttamente alle mie competenze: ma sono consapevole anche di doverle ascoltare. Purtroppo noi stiamo governando in un momento molto difficile e non solo per la mancanza di risorse finanziarie: ci troviamo un po’ come quando gli antichi dovevano scegliere se fondare una città o rifondarla, impegno molto più gravoso”. La Bonafede ha colto l’occasione per fare una breve relazione sui risultati del suo assessorato, dalla 328 ai Pac, ma ha parlato soprattutto dei fondi della Youth Guarantee: “E’ il primo strumento – ha spiegato – dotato di una ratio davvero innovativa per accorciare le distanze tra giovani e mondo del lavoro: dopo decenni di formazione priva di risultati, per la prima volta si potrebbe attivare un circolo virtuoso anziché vizioso”.
[Fonte: La Sicilia]