L’uomo è ritenuto responsabile, con condotte reiterate di minaccia e violenza, di aver molestato l’ex convivente di 24 anni. Reato aggravato dal fatto che gli atti persecutori sono stati commessi nei confronti di persona con la quale aveva avuto un rapporto di convivenza, nonché nei confronti del figlio minorenne. Diversi gli episodi accertati dai militari dell’arma. In un’occasione, il 28enne si era recato a casa dei genitori della ex, dove era tornata a vivere, danneggiando più volte il portone d’ingresso con un piccone, e urlando, in evidente stato di ebbrezza, nei confronti della ex frasi ingiuriose e minacciose. In un’altra circostanza era andato a casa del nuovo compagno della donna insieme ad alcuni suoi parenti, danneggiando lo specchietto destro e la vernice dell’auto della poveretta, sfondando il portone d’ingresso dell’abitazione del compagno e costringendo i due a rifugiarsi altrove. Lo stalker l’avrebbe anche molestata al telefono o tramite sms con frasi ingiuriose e minacciose. Infine, in una altra circostanza, avendola notata in macchina in compagnia della madre, con uno scooter le si sarebbe affiancato rompendo lo specchietto retrovisore e continuando ad offenderla. In un altro episodio, l’avrebbe inseguita a bordo della propria auto, incurante della presenza del figlio minore, tamponandola più volte sino a farle perdere il controllo dell’auto, che ha carambolato su altre vetture in sosta e arrestato la corsa sul marciapiede. In questa occasione, la poveretta avrebbe riportando lesioni, oltre a vivere in uno stato di soggezione, un disagio fisico e psichico ed un ragionevole senso di paura per la sua incolumità e per quella del figlio di 7 anni.
Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato condotto alla Casa Circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea.