I tre sono ritenuti responsabili di aver originato 3 contratti fittizi per la fornitura di energia elettrica a favore di altrettante differenti società, a nome della denunciante. Quest’ultima vedendosi recapitare tre differenti fatturazioni, si era immediatamente rivolta alla Stazione Carabinieri per sporgere formale querela. I militari, nel volgere di pochi mesi, hanno individuato il sistema utilizzato dai truffatori. I tre, al fine di percepire le provvigioni contrattuali da parte delle società di fornitura, avevano estrapolato i dati della malcapitata da alcune fatture rubate dalla cassetta della posta dell’abitazione della donna, compilando i moduli e trasmettendoli, tramite un’agenzia di promozione, alla sede centrale delle tre società, interrompendo di fatto il rapporto contrattuale con la società con cui invece la signora aveva stipulato regolare contratto. Come è noto, le società di energia elettrica per confermare l’attivazione della fornitura, contattano telefonicamente gli utenti finali: ebbene alla telefonata da parte dei rispettivi uffici commerciali rispondevano direttamente i tre truffatori, i quali avevano preventivamente inserito nel modulo un’utenza telefonica in loro possesso al posto del reale numero di cellulare degli utenti.
Non è escluso che anche altri ignari cittadini possano essere rimasti vittima di tale truffa. Sono in corso indagini da parte dei Carabinieri per verificare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti.