Vittoria città bloccata. Da quando, a settembre, l’emendamento del Sindaco alla variante di PRG è stato bocciato e lo schema di massima è stato rimandato negli uffici comunali dell’atto si sono perse le tracce. Nicosia chiede alla civica assise di esitarlo in qualche modo ma dall’aula i consiglieri di opposizione ribattono dicendo di essere impossibilitati perché le carte non ci sono. Un cane che si morde la coda mentre il tempo passa e lo spettro del commissariamento si fa ogni giorno più reale.
Giovanni Moscato, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ci spiega perché, a suo modo di vedere, questo piano così com’è in aula, anche quando dovesse tornare, non passerà mai.
“Tanto per cominciare il PRG va studiato sulle cartografie attuali mentre a noi, mesi fa, è arrivato un documento elaborato su carte del 1997 ma presentate come del 2008 in cui, come se non bastasse, si dice che la cubatura sarà dimezzata dal 50% ma senza specificare dove! L’errore sulle cartografie è il motivo per cui abbiamo mandato tutto alla Procura anche perché non si tratta, come ha detto Nicosia, di una piccola svista e dimostrazione ne è il fatto che sono passati mesi e gli uffici comunali non l’hanno ancora sistemato. La “piccola svista”, in realtà, erano circa 30.000 metri cubi di urbanizzazione”.
“Non permetteremo mai – continua Moscato – che sulla città siano riversati 8 milioni di metri cubi di cemento né che venga reso edificabile tutto il terreno fin quasi alla prima rotonda per Acate. Anche noi vogliamo allargare il perimetro della città ma non senza una logica. Tutti quei terreni non si potranno mai realmente edificare. Come pensano, infatti, di urbanizzare poi quell’area immensa? Le fognature, l’acqua e i servizi come pensano di portarglieli quando non si riesce neanche a gestire la città attuale? Portare la fognatura a 5 km dalla città ha costi di milioni di euro, come pensano di affrontare una spesa simile? Intanto, però, quei terreni da agricoli li vogliono passare a edificabili a tutto vantaggio dei soliti noti che ne vedrebbero il valore crescerebbe enormemente e poi potrebbero farci qualsiasi cosa”.
“Per non parlare, poi, delle cose allucinanti che vorrebbero fare a Scoglitti dov’è previsto che tutte le case del lungomare (entro i 150 metri) non sanabili vengano demolite! E per fare cosa poi? Chi curerebbe tutta questa zona? Il Sindaco dice che alle persone danneggiate sarebbe data la possibilità di ricostruire a 500 metri con lo stesso indice di edificabilità ma (e soprattutto di questi tempi!) in quanti potrebbero comprare il terreno e costruire?”
“Vorrebbero sviluppare la città come se contasse 100.000 abitanti invece che 60.000 – conclude Moscato – ed è chiaro come ci siano in gioco interessi e speculazioni enormi. Se il Sindaco, come temo, sta cercando di prendere tempo per farsi approvare questo piano da un commissario se ne dovrà poi assumere tutte le responsabilità”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere comunale di Azione Democratica Francesco Aiello che sul PRG è più volte intervenuto negli ultimi mesi con una serie di forti denunce. “A Scoglitti il Sindaco ha previsto la demolizione di 1600 abitazioni all’interno della zona F9 costruite da oltre 30 anni perché entro i 150 metri dalla spiaggia. E’ chiaramente una cosa mostruosa e inverosimile ma che sta allarmando e non poco i cittadini. PRG significa milioni di euro, interessi e cordate e questa gente non può impunemente continuare a devastare il Comune di Vittoria. Sono persone incapaci che da 8 anni gestiscono spregiudicatamente la pianificazione urbanistica di Vittoria e non possono farla ancora franca. Qui ci sono conflitto d’interessi, manovre speculative, falsi documentali, il coinvolgimento di funzionari e tecnici in studi privati”.
“Vittoria – continua Aiello – mai aveva conosciuto tanta sfrontatezza. I primi strumenti urbanistici della città sono stati approvati all’unanimità dai consigli comunali dell’epoca ma allora vi era un sentire comune diffuso a destra, a centro e a sinistra, rispettoso della trasparenza e della condivisione mentre ora regnano l’arroganza e la contrapposizione”.
Aiello pone poi anche il problema “dell’assurda perimetrazione della Zona Franca Urbana che taglia fuori il 90% delle aziende e del territorio, tutta Scoglitti e tutto il Centro storico di Vittoria. E’ stata questa amministrazione a proporre questa delimitazione dimostrando miopia e disattenzione assoluta per i veri problemi della Città”. Per Aiello solo dei folli potevano proporre una impostazione simile che divide una strada in due fronti contrapposti includendo gli imprenditori che insistono su un lato ed escludendo quelli del lato opposto o limitrofo. “Si dovrebbero vergognare – conclude – per il male che hanno fatto a Vittoria e al mondo del lavoro e delle imprese”.
Intanto questa sera a Vittoria si torna in aula e all’ordine del giorno, incentrato sullo statuto comunale, il PRG non c’è.