La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha deferito all’Autorità Giudiziaria C.V di anni 54 e C.D. di anni 28 rispettivamente padre e figlio che qualche giorno fa a seguito di un banale diverbio inerente la circolazione stradale picchiavano brutalmente un cittadino ragusano.
Era quasi l’ora di cena, un signore di mezza età in compagnia di un giovane che lavora alle sue dipendenze, stava transitando in via Di Vittorio a Ragusa quando notava che vi era un posto libero e si fermava per parcheggiare. Veniva subito apostrofato in malo modo da due energumeni che gli intimavano di allontanarsi perché li la sua auto dava fastidio.
L’uomo giustamente faceva osservare che non era modo e che comunque stava andando via perché si trattava di una breve sosta per consentire il cambio del conducente.
I due congiunti anziché ritenersi appagati, si avvicinavano all’auto e senza alcun motivo provocavano l’uomo ed il giovane minacciandoli. Neanche il tempo di provare a spiegare che non vi era motivo ed uno dei due aggressori tirava letteralmente fuori dall’auto la vittima ed iniziava a percuoterla. Non pago, anche il padre si univa e mentre uno lo teneva l’altro lo percuoteva con schiaffi e pugni.
Per fortuna, l’aggressione, nata senza alcun motivo, terminava perché il giovane accompagnatore riusciva a far mollare la presa agli aggressori che si allontanavano, anche in considerazione che vi erano decine di testimoni.
Subito dopo l’aggressione la vittima ed il suo dipendente si recavano presso gli uffici della Squadra Mobile per riferire agli investigatori quanto accaduto e considerate le ferite riportate venivano verbalizzate le prime dichiarazioni ed invitati a recarsi in ospedale.
In pochi minuti, gli uomini della Sezione Criminalità Diffusa si portavano sulla scena del crimine e raccolte le dichiarazioni a caldo di alcuni testimoni, confrontate con le parole della vittima, risalivano sin da subito ai due aggressori che venivano compiutamente identificati.
Le indagini condotte immediatamente hanno quindi permesso di identificare padre e figlio che condotti negli uffici della Squadra Mobile non potevano che ammettere quanto accaduto, riferendo che si era trattato di un banale litigio. I due non si erano resi conto di aver spezzato un dito alla vittima che guarirà non prima di 30 giorni.
I due autori reo confessi, sono stati identificati dalla Polizia Scientifica e tutte le prove sono state trasmesse alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa.
“La Polizia di Stato invita tutti coloro che assistono ad un reato di segnalare il tutto immediatamente, così da permettere un intervento rapido, interrompendo l’iter criminis ripristinando la legalità. Anche un semplice diverbio per un parcheggio può degenerare e giungere a conclusioni gravissime”.