Considerato le recenti dichiarazioni dell’assessore al Bilancio che si e’ detto particolarmente preoccupato per la sparizione di 2,2 milioni di euro circa così come evidenziato dai revisori dei conti con propria nota del 3 marzo u.s.
Considerato che dalle ipotetiche verifiche avviate dall’amministrazione comunale immediatamente dopo tale nota pare che, sempre per espressa dichiarazione dell’assessore al ramo, qualcosa di strano sia successo nei primi giorni dello scorso giugno, proprio all’arrivo della prima tranche del prestito, pari a circa 20 milioni ancor prima dell’insediamento dell’ amministrazione Abbate,
Si chiede di sapere
Innanzitutto se risulta vero che l’ammanco si sia registrato prima dell’insediamento di questa amministrazione ed in capo a chi eventualmente imputare una cosi grave responsabilita.
Si chiede inoltre di sapere, se questa ipotesi dovesse essere confermata, come sia stato possibile che in questi otto mesi di amministrazione non ci si sia accorto di un tale sostanzioso ammanco di cassa e che sia stato necessario l’intervento ufficiale dell’organo di controllo dei Revisori dei Conti. Risulta infatti assai piu grave dello stesso ammanco l’assoluta mancanza di controllo della regolarità dei conti pubblici proprio nella fase di start up di questa amministrazione che avrebbe dovuto informarsi del reale stato dell’arte economico dell’ente per poter programmare la propria azione. In un comune come il nostro, ancora malfermo e sotto la lente di ingrandimento della Corte dei Conti, si dovrebbe essere in grado di monitorare anche la spesa di un solo centesimo e di autorizzarne di nuove solo previa certa copertura economica. II fatto che tutto ciò non avvenga, e la “sparizione” di queste somme lo attesta ufficialmente, dimostra l’approssimazione con la quale questo governo della città agisce. I moderni strumenti informatici di cui l’ente dispone e gli attuali competenti uffici di Ragioneria dovrebbero inoltre essere gli indispensabili strumenti tecnici in mano a funzionari ed amministratori per garantire sempre un costante controllo della spesa pubblica. A giudicare da ciò che è accaduto queste risorse tecniche ed umane non vengono utilizzate come dovrebbero.
Si chiede quindi di sapere su quali basi si offrono garanzie ai cittadini modicani sulla razionalità delle spese e se ne programmano di nuove se addirittura non ci si accorge che mancano oltre 2 milioni di euro dalla cassa da oltre otto mesi e tutto ciò in piena, e ipotetica redazione di bilancio di previsione per il quale l’amministrazione si era impegnata a fornirne una ipotesi di massima entro il mese di febbraio.
II consigliere di Contea Modica Andrea Rizza