I 2,2 milioni “spariti”, l’amministrazione Abbate chiarisce il giallo

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Quei 2,2 milioni di euro mancano, sì, dal conto corrente vincolato al pagamento dei debiti della pubblica amministrazione, secondo gli obblighi del decreto legge 35/2013, ma non sono stati “distratti” dalle finalità per cui la Cassa Depositi e Prestiti li ha erogati: “Qualcosa di strano è accaduto nei primi giorni dello scorso giugno,
quando è stata erogata la prima tranche”, hanno spiegato ieri in conferenza stampa il sindaco Ignazio Abbate e l’assessore al Bilancio Enzo Giannone, provando a chiarire il “giallo” sollevato da una nota del Collegio dei revisori dei conti. “Abbiamo ricostruito i fatti. Il 4 giugno sono arrivati i primi 20 milioni – ha spiegato l’assessore -,
ma non era ancora stato attivato il conto vincolato e i soldi sono rimasti su quello ordinario. Quando è stato aperto il conto vincolato, vi sono stati trasferiti poco meno di 18 milioni”. “Delle somme mancanti – ha spiegato il sindaco -, è giustificabile la spesa di 1 milione 167 mila euro per il salario accessorio arretrato dei dipendenti comunali, per gli anni dal 2010 al 2012. Ma per la restante parte, è stata fatta un’operazione contabile decisamente molto discutibile da parte dell’allora dirigente finanziario: abbiamo trovato molti mandati di pagamento fatti in data antecedente, da
gennaio ad aprile 2013, che attribuiscono al d.l. 35/2013 la fonte di finanziamento. Per quanto si tratti pur sempre di debiti coi fornitori, a fronte in molti casi di azioni esecutive in atto, l’operazione di ragioneria appare poco regolare: sarebbe stato più corretto versare prima i 20 milioni sul conto vincolato e poi regolarizzare i pagamenti. Dal momento del nostro insediamento c’è stata la massima trasparenza: chi amministra sa di non potersi permettere alchimie contabili”. Abbate ha risposto anche sul motivo per cui i 40 milioni non sono ancora stati spesi tutti e ne restano sul conto, per l’esattezza, 7,2: “Con tutti i creditori abbiamo stretto transazioni che ci hanno consentito di realizzare questo risparmio. Lo utilizzeremo per continuare a pagare altri creditori”.