Addio Province. D’ora in poi in Sicilia ci saranno i Liberi Consorzi e le città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. L’Assemblea siciliana ha approvato tutte le norme del disegno di legge, rinviando a martedì il voto finale.
Approvati tutti gli articoli dopo che il governo e la maggioranza hanno trovato una mediazione con la Presidenza sull’articolo 10, diventato il principale ostacolo per portare a termine la legge: e cioè quello che stabilisce le competenze di Liberi consorzi e città metropolitane che sostituiranno le Province.l nuovo emendamento prevede il rinvio ad una legge specifica sulle competenze che saranno affidati ai nuovi enti, precisando però in via generica che comunque Liberi consorzi e città metropolitane si dovranno occupare di “coordinamento, pianificazione, programmazione e controllo in materia territoriale, di trasporti e di sviluppo economico”. L’aula trova l’intesa e l’emendamento viene votato a maggioranza. A questo punto la riforma è completa, manca solo il voto finale rinviato a martedì.
“Finalmente siamo arrivati al varo di una riforma epocale”, annuncia trionfante il governatore Rosario Crocetta. “Da martedì – aggiunge – dopo che sarà approvata la legge sulla riforma delle province, avvieremo una discussione utile alla ricomposizione del governo”.