Mentre non solo i sindacati, ma anche gran parte dei cittadini – attraverso una valanga di commenti sui social network – si stanno ribellando alle “luminarie di Carnevale”, il sindaco Ignazio Abbate serenamente risponde: “Questa è una città turistica e il Comune deve pensare anche agli investimenti per le imprese. A tutti coloro che hanno da lamentarsi faccio sapere che di queste spese negli anni ne faremo sempre di più”.
Ieri il segretario della Camera del Lavoro Piero Pisana aveva avvertito il sindaco: “Se questo Comune può permettersi tanti sprechi, se vuole dimostrarci che la situazione finanziaria è risolta, allora ripristini innanzitutto i servizi sociali alla data antecedente al Piano di riequilibrio”. Anche il consigliere Tato Cavallino aveva attaccato il “pressappochismo del sindaco”. E sulla questione è intervenuto poi anche il rappresentante del Comitato per i Diritti del Cittadino Marcello Medica: “Le sfarzose luminarie carnevalesche – ha scritto – sono una vera e propria offesa ai cittadini che si trovano a vivere di stenti, sperando invano che il Comune potesse, magari, dargli un piccolo aiutino. Invitiamo l’amministrazione a destinare queste somme ad un fondo di solidarietà da destinare per le famiglie senza reddito”.
Ma a tutto questo Abbate risponde: “Abbiamo realizzato un programma di Carnevale in sinergia con i commercianti. In base a questo accordo noi ci siamo fatti carico di una spesa di 6 mila euro per l’illuminazione artistica, mentre loro hanno pensato a tutto il resto. Dico solo che nel 2012 per il Carnevale sono stati impegnati 14 mila euro, dunque noi abbiamo speso appena il 40% di quella cifra. E a Pisana voglio ricordare che sui Servizi sociali abbiamo già messo 250 mila euro in più dell’anno scorso, abbiamo aumentato le ore per l’assistenza domiciliare e se non fosse per l’impegno del Comune non ci sarebbe nemmeno l’assistenza nelle scuole. Per il resto sono convinto di dover fare questo tipo di investimenti e continuerò a farli”.