Più che l’elenco dei progetti, molti dei quali sono da decenni nei sogni dei modicani, la novità sta nei tempi: la Giunta comunale ha infatti approvato il Piano triennale delle opere pubbliche pochi giorni fa, come atto propedeutico a un bilancio di previsione che il sindaco Abbate annuncia essere già pronto. “Perché se non si fa così, se si aspetta di arrivare a novembre, è impossibile programmare”, ha commentato Abbate in occasione della conferenza stampa con cui ieri, insieme al suo vice e assessore ai lavori pubblici Giorgio Linguanti, ha presentato il programma.
Tra il 2014 e il 2016 si prevedono 101 nuove opere (20 quest’anno, 53 nel 2015, 28 nel 2016), per un totale di 174 milioni di euro (20 nel 2014, 80 nel 2015, 73 nel 2016). “Ma per quanto riguarda il 2014 – ha spiegato l’assessore Linguanti – dobbiamo fare una distinzione tra 12 opere che sono già dotate di finanziamento e le altre 8. Solo poco più di 1 milione è a carico del bilancio, mentre per il resto faremo affidamento su fondi alternativi”. Le opere che, a detta dell’assessore, la città può attendere di vedere se non altro iniziate nel 2014 sono la rotatoria di Dente Crocicchia, l’isola ecologica di contrada Michelica, la copertura dell’ex Convento della Raccomandata, il consolidamento delle colline di Monserrato e Giacanta, l’area verde attrezzata dell’ex Foro Boario, l’asilo nido di via Muzio Scevola, il campo polivalente di via Rocciola Scrofani e l’adeguamento degli edifici scolastici. “Ma – ha aggiunto Abbate – sono prioritari anche alcuni interventi viari, come via Gianforma, l’incrocio di Trebalate, il ponte di Baravitalla, le rampe della Caitina. E altri interventi sulle scuole, a cominciare dalla Raffaele Poidomani. Abbiamo pensato a interventi in tutti i quartieri della città”.
Su altre opere che in passato sono state considerate strategiche, questa amministrazione pensa di fare scelte diverse. È il caso della riqualificazione del secondo tratto del Polocommerciale, dove il sindaco vuole puntare a far realizzare le opere di urbanizzazione ai privati che hanno chiesto varianti per insediamenti produttivi. Ed è il caso dell’ampliamento della Zona artigianale: “Già quest’anno – ha detto Abbate – realizzeremo la bretella di collegamento con via Musebbi. Per il resto ci limiteremo a usare 1,8 milioni di euro di fondi ex Insicem”.