Torna in carcere a Malta l’avvocato quarantenne ragusano. Esportazione illecita di valuta e riciclaggio di denaro i reati contestati ,in capo al professionista ragusano che qualche mese fa era stato arrestato a Malta, e dopo esser stato giudicato dal giudice della corte criminale maltese, era stato prosciolto dalle accuse. Ieri era nuovamente presente nell’Isola dei Cavalieri, dove si è tenuta un’altra udienza. In questo caso alla presenza di un secondo giudice. Lo scorso 19 dicembre, a seguito del proscioglimento dalle accuse, l’avvocato ragusano era tornato libero, rientrando a casa. L’epilogo dell’udienza di ieri, invece, è stato ben diverso. Il giudice operante avrebbe, diversamente dal primo, ravvisato le esigenze cautelari in carcere in ordine ai reati contestati al professionista sin dal suo arresto dello scorso fine novembre. L’avvocato ragusano era stato incolpato – come a suo tempo il legale difensore ha precisato – di aver utilizzato fraudolentemente, a Malta, documentazione bancaria apocrifa e per ivi aver acquistato banconote falsificate. Inoltre si sarebbero aggiunti i reati relativi a false dichiarazioni rese al giudice e frode. Insomma, l’avvocato ragusano quarantenne è tornato in carcere a La Valletta. Allo stesso, nell’udienza di ieri, sono state contestate tutte le accuse che, nell’udienza dello scorso 19 dicembre, in una sorta di primo grado di giudizio comparabile al sistema giudiziario italiano, erano cadute. L’avvocato ragusano, a suo tempo, è stato rintracciato nell’Isola dei Cavalieri dalla polizia maltese, nell’ambito di un’inchiesta ben più ampia condotta dal comando provinciale della guardia di finanza di Ragusa.