Raffica di domande dagli scranni delle opposizioni, toni accesi ed accusatori. Questo il fuoco incrociato che ha caratterizzato la prima parte della massima assise cittadina, convocata lunedì pomeriggio in sessione ispettiva. La modifica al Regolamento comunale, l’individuazione di posizioni organizzative all’interno dell’Ente, la mancata presa di posizione riguardo alla destinazione dei locali dell’Opera pia di Ragusa Ibla. Queste le principali questioni affrontate dai consiglieri di minoranza, i quali hanno sottolineato la sistematica mancata o parziale risposta da parte della Giunta. «Noi facciamo le domande ma otteniamo picche o bugie su bugie – ha esclamato il consigliere Maurizio Tumino – la città deve sapere cosa accade in quest’aula». Proprio Tumino ha sottolineato come, al contrario di quanto affermato nel corso della seduta del 13 gennaio scorso dal consigliere Cinque stelle Massimo Agosta, l’amministrazione Piccitto ha dato spazio attraverso due delibere all’individuazioni di più posizioni organizzative nell’Ente. Una considerazione non replicata dagli assessori presenti. «Si sono dileguati» ha commentato Tumino. Altro argomento senza risposta, l’assegnazione di alcuni locali dell’Opera Pia di Ragusa Ibla. «Da tre mesi chiedo all’amministrazione di decidere – ha affermato Mario D’Asta, Partito democratico – ma anche stasera nessuno della Giunta si prende responsabilità in merito. Ricordo che attualmente il piano terra dell’edificio in questione, gestito da una cooperativa sociale tramite fondi regionali, ospita dei richiedenti asilo politico. Lo spazio manca ed il secondo piano, attualmente senza destinazione, potrebbe dare alloggio ad altri 15 ragazzi. Si tratta di una operazione senza impegno di spesa per il Comune e non capisco perché il sindaco Piccitto non sia mai voluto intervenire in merito». «Il processo alle intenzioni è difficile farlo» ha concluso il presidente Giovanni Iacono, esortando tutti i consiglieri insoddisfatti dalle risposte ascoltate o non ascoltate a presentare una interrogazione scritta secondo il Regolamento comunale. Rimanendo in tema di regole, la calendarizzazione di una commissione per una modifica al Regolamento comunale è stata oggetto di discussione nella Conferenza dei Capigruppo convocata nel primo pomeriggio e ritornata anche in aula consiliare. «Una questione non più rimandabile – ha spiegato Giovanni Iacono – che attueremo attraverso l’istituzione di una apposita commissione, composta da tutti i capigruppo, che vaglierà tutte le proposte dei consiglieri a partire dalla bozza dei Cinque stelle ma anche dalla proposta presentata mesi fa dal consigliere Giorgio Mirabella. Un iter che sarà ben regolato, in modo da garantire tempi certi per la formulazione di un documento moderno, speriamo il più condiviso possibile». La prima riunione di questa Commissione per il Regolamento (questa la definizione scelta dal presidente Iacono) avverrà venerdì mattina. «Siamo tutti d’accordo ad una innovazione delle regole – ha replicato Sonia Migliore – tema che si inserisce perfettamente nel Piano di sburocratizzazione che mesi fa avevo proposto in aula. Questo però non potrà prescindere da due principi irrinunciabili, quello della rappresentanza e quello della democrazia. Non accetteremo nessuna soluzione che riduca la nostra presenza nelle Commissioni perché ricordo che noi consiglieri delle opposizioni rappresentiamo il 68% della popolazione ragusana e che in consiglio, passatemi il termine, siede un gruppo di maggioranza “abusiva”, ovvero composto da 18 consiglieri a fronte di una lista che ha registrato solamente il 9% delle preferenze».