E’ stato accompagnato in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria, un ventenne pregiudicato ragusano per aver avuto rapporti sessuali con una ragazzina di dodici anni. E’ l’epilogo di una triste vicenda su cui ha condotto le indagini la squadra mobile di Ragusa. Era stata la madre della minore, la scorsa settimana, a chiedere l’intervento della polizia per denunciare l’allontanamento da casa della figlia.
Dalle indagini è emerso, sin dai primi momenti, che la ragazzina era a casa del ragusano, che era agli arresti domiciliari per aver commesso vari reati. Il giovane ed i suoi familiari nell’immediato sono stati denunciati per sottrazione consensuale di minore e la bambina, grazie all’intervento della Polizia di Stato, è stata affidata ai genitori. Gli investigatori della Squadra Mobile, hanno avviato le indagini per appurare se vi fossero state violenze o abusi di altro tipo ai danni della minore. Su richiesta della madre, la ragazzina è stata sottoposta a visita ginecologica che ha escluso la violenza ma ha confermato i probabili rapporti sessuali.
La piccola, innamorata del giovane pregiudicato, si era convinta da mesi ad avere rapporti sessuali con lui, andando sempre a casa sua, eludendo i controlli dei genitori. Tra l’altro, il ventenne oltre ad aver plagiato la dodicenne, ha violato le prescrizioni imposte dal giudice di non frequentare persone diverse dai familiari.
I due avevano iniziato una relazione attraverso Facebook e la ragazzina si era innamorata dopo averlo incontrato; tanto che quando lui è stato arrestato per furto, lo andava a trovare all’insaputa dei genitori. Gli inquirenti hanno anche scoperto che il ventenne stava maturando l’idea di fuggire all’estero, escamotage che stava pianificando con una sua amica di Napoli, proprio per la paura di essere arrestato, fatto che – a detta degli investigatori – dimostra la consapevolezza di violare la legge nel consumare rapporti sessuali con una minore. Inoltre è stato riscontrato – sempre a detta degli inquirenti – che il giovane ha tentato di sviare le indagini plagiando la bambina, chiedendole di dichiarare alla Polizia una versione dei fatti completamente diversa ed ancora compiendo decine di telefonate ai genitori della piccola per ritirare la querela, arrivando pure a minacciarli.
Considerati il tentativo di inquinare le prove ed il concreto pericolo di fuga gli agenti hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto, accompagnando il giovane in carcere, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
In corso vi sono ulteriori indagini sul conto del ventenne per appurare la sua presunta responsabilità in merito a fatti analoghi commessi ai danni di altre minori.