Tra dire “turismo” e farlo, ci sono di mezzo le imprese e la loro possibilità reale di investire in questo settore. Su questo tema tre realtà private, ovvero Mida Consulting con il contributo di Eire (Expo Italia Real Estate) e Compagnia delle Opere, hanno organizzato ieri mattina a Modica il convegno “Il territorio per il turismo, un’opportunità per lo sviluppo”, sforzandosi di concentrare l’attenzione sul tema del turismo immobiliare e di cercare un approccio più pragmatico rispetto ai tanti – oramai forse troppi – momenti di studio dedicati al comparto.
“Questo territorio ha bisogno di visibilità esterna – ha detto in premessa l’amministratore di Mida Consulting Antonello Lucifora -, ma per dargliela dobbiamo fare squadra. Rendiamoci conto che per avere successo abbiamo la materia prima a costo zero e a chilometro zero, ovvero i nostri beni, ma dobbiamo fare sinergia con chi ha esperienza”. L’obiettivo è quello di portare il territorio di Modica e del Sudest ad esporre all’Eire, che è appunto la fiera internazionale del mercato “real estate”, in programma a Milano dal 24 al 26 giugno 2014. A questo scopo erano presenti ieri a Modica Cristina Scuderi, direttore della Compagnia delle Opere, e Antonio Intiglietta, che è il presidente dell’Eire: “A Milano – ha detto – vogliamo portare una ipotesi di sviluppo organizzata, non più a macchia di leopardo, realizzata insieme agli operatori interessati. Tutto il patrimonio che qui è ancora chiuso e inespresso non solo finora è stato una risorsa mancata, ma addirittura un costo. Bisogna trasformarlo in risorsa economica”. Una consapevolezza pienamente confermata da Ray Bondin, commissario Unesco, che non ha perso l’occasione per “bacchettare” Modica: “In dieci anni il riconoscimento Unesco non è stato utile. Si è puntato su un brand inesistente, quello del Sudest, quando bisognava solo valorizzare quello che già c’era, ovvero il Val di Noto dichiarato patrimonio dell’Umanità. Non a caso da anni chiedo che l’aeroporto di Comiso venga chiamato di Comiso-Val di Noto. Inoltre bisogna rimuovere la mentalità che per conservare il patrimonio servano soldi: il patrimonio non è un costo, ma un bene economico che deve essere ben sfruttato”.
Al convegno hanno partecipato anche l’assessore regionale Stancheris, la soprintendente Panvini, il presidente di Confindustria Taverniti, il presidente di Soaco Dibennardo, il vicesindaco Linguanti, Angelo Cannizzaro del Borgo degli Artisti e l’avvocato Santacroce, avvocato dello Studio Legale Willkie, Farr e Gallagher.
[Fonte: La Sicilia]