Sanremo 2014: con Gualazzi anche il modicano Aurelio Pitino

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C’è anche lo zampino di un modicano nel successo di Raphael Gualazzi alla 64° edizione del Festival di Sanremo che si è conclusa ieri sera. Oltre all’incontenibile e “misterioso” vicentino bendato, The Bloody Beetrots, a fare la fortuna del suo “Liberi o no” è stato anche il supporto degli “Anno Domini Gospel Singers”, il cui direttore è il maestro Aurelio Pitino, modicano appunto, anche se da trent’anni ormai vive a Torino. “E’ un’esperienza elettrizzante, siamo stanchissimi ma molto felici, e poi in questi giorni Sanremo è irriconoscibile”, racconta Pitino, che all’Ariston è quasi di casa dato che proprio qui organizza ogni anno dal 2006 organizza il Gospel Jubilee Festival. Ma a portarcelo per il grande evento della canzone italiana è stata Caterina Caselli, che a Gualazzi ha fatto firmare ormai anni fa il contratto con la Sugar e quest’anno ha scritturato anche il coro gospel di Pitino. “Ci ha contattati a fine dicembre – racconta – e subito siamo andati per un provino nello studio Isola di Eros Ramazzotti a Milano. Le serviva una formazione di 8 elementi, mentre il nostro coro normalmente è di 16. Siamo andati e siamo stati scelti. Fino all’ultimo non riuscivamo a crederci, tanto che abbiamo tenuto la notizia quasi nascosta”.

Autore, compositore e vocalist, Pitino ama  ama autodefinirsi “soul singer” – cantante dell’anima – in una costante ricerca, attraverso le radici della musica gospel e blues, di fusione melodica e messaggio cristiano. Con gli Anno Domini Gospel Choir” ha registrato 4 album, l’ultimo dei quali sarà disponibile su iTunes dal 24 febbraio.

Ora, però, preferisce restare con i piedi per terra: “Non so cosa verrà da questa occasione, certamente da lunedì ritorneremo a fare la nostra vita normale. Se poi si apriranno altre porte, bene. Altrimenti sarà stata comunque una bella esperienza”.

 

[Fonte: La Sicilia]