Avrebbe tentato la scorsa domenica di scardinare gli infissi di due abitazioni a Marina di Ragusa, ma in un caso si sarebbe ferito accidentalmente alla mano, probabilmente con un vetro, lasciando sul posto cacciaviti e inavvertitamente copiose tracce ematiche. Elemento che ha consentito ai carabinieri della razione marinara, dopo un’articolata attività investigativa di risalire a lui. Si tratta di un vittoriese di 22 anni, nullafacente, già noto alle forze dell’ordine che è stato denunciato per tentato furto aggravato.
Dalle tracce ematiche, i militari hanno diramato le ricerche presso tutti i presìdi medici della provincia ma non hanno dovuto fare molta strada. Infatti alla guardia medica di Marina di Ragusa si era presentato, quella stessa sera, un giovane con una brutta ferita alla mano. Il medico lo aveva ricucito e medicato. Nel referto medico c’erano però un cognome e un nome inesistenti, ma un indirizzo di casa rispondente al vero. E’ bastata la combinazione di qualche elemento per dare un’identità al presunto ladro, di cui i carabinieri di Scoglitti avevano nome e foto. I militari, si sono recati a trovarlo a casa, scoprendolo con una garza alla mano destra, elemento che, sommato al riconoscimento da parte dei sanitari della guardia medica, lo ha incastrato. Il 22enne è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica Iblea per tentato furto aggravato in abitazione e false attestazioni sulla propria identità.
L’indagato sarà definitivamente collocato sulla scena del crimine dalla comparazione tra il DNA del sangue sul luogo del furto e il DNA che sarà acquisito dalla saliva dell’indagato. I due campioni, trasmessi alla Sezione Biologia del Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri di Messina, daranno la certezza della presenza del giovane almeno in una delle due abitazioni di Marina di Ragusa. Il 22enne è stato anche proposto per il rimpatrio con foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno nel comune di Ragusa, non avendo alcun motivo di trovarsi in loco, se non quello di delinquere.