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Ha una prestanza fisica che difficilmente poteva passare inosservata, essendo alto ben 198 centimetri. Inoltre agiva sempre con volto scoperto e armato di taglierino che non esitava a mettere vicino la gola o all’altezza del torace del cassiere di turno per farsi consegnare il denaro. Con l’accusa di rapina aggravata e continuata gli uomini della squadra mobile di Ragusa hanno arrestato Salvatore Cavallaro, 22enne catanese, autore di ben otto rapine messe a segno, in poco tempo, ai danni di altrettanti istituti di credito nelle province di Ragusa, Catania, Messina e Siracusa. Ben tre quelle in provincia di Ragusa, tutte filiali della Bapr a Modica, Comiso e Pozzallo. I colpi fruttavano da dieci a trenta mila euro, per un totale di ben cento mila euro. Il modus operandi era sempre lo stesso, faceva irruzione in banca, scavalcava il balcone e poi intimava la consegna del denaro, senza lesinare, durante il colpo, nonostante i momenti concitati, di mandare baci alle cassiere e alle clienti, il tutto, come avrebbe riferito agli investigatori, per allentare la tensione. Da qui il nome dell’operazione “Smack”.
Cavallaro che si trovava agli arresti domiciliari per una rapina messa a segno a Palma di Montechiaro, proprio nel giorno di san Valentino, è stato raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere, a Piazza Lanza dove adesso si trova rinchiuso. Indagini ancora in corso per risalire ai probabili complici che in ciascun colpo lo avrebbero aiutato facilitandogli la fuga. Grazie ai video delle telecamere a circuito chiuso, fornite dagli uffici sicurezza della banca agricola, gli investigatori sono riusciti a ricostruire il modus operandi e a ricollegare gli otto colpi.