Sono personalmente amico del Presidente del Consiglio del Comune di Ragusa, Giovanni Iacono ed ho molta stima di un uomo di indiscussa caratura politica, dotato di grande capacità di discernimento e di rara onestà intellettuale. Qualità che ho riscontrato anche nel Sindaco Piccitto, pur se ci conosciamo da non molto tempo.
Mi permetto, quindi, di sottolineare che in merito alla questione Palazzo di Giustizia di Modica, durante un incontro recente tra il Comitato Pro Tribunale di Modica, il Sindaco di Ragusa Piccitto, il sottoscritto ed il Presidente Iacono, si era trovato un accordo (ancorché verbale) per presentare al Presidente del Tribunale di Ragusa Tamburini, la disponibilità del Comune di Ragusa a perorare la causa del Palazzo di Giustizia di Modica, così da evitarne la chiusura. Piccitto aveva dato disponibilità ad incontrare Tamburini e lo stesso aveva dato, a sua volta, cordiale disponibilità ad un incontro.
Questa totale apertura al dialogo mostrata in quella occasione dal Sindaco Piccitto e dal Presidente Iacono, si pone in perfetta coerenza con i propositi (perorati da Iacono e da me pienamente condivisi) di collaborazione istituzionale tra i comuni del territorio Ibleo (vedi Modica e Ragusa). Cooperazione che ogni comune Ibleo ha il preciso dovere di alimentare. In quest’ottica, Iacono ha avuto la straordinaria intuizione di istituire la Consulta dei Presidenti dei Consigli Comunali della Provincia di Ragusa, tanto apprezzata dal sottoscritto e non solo.
Per tale motivo ritengo che il comunicato di Iacono rappresenti solo la comprensibile esternazione della soddisfazione di un momento, su una questione di campanile. Ma, ben più forti sono le ragioni di coesione territoriale, che ci debbono portare a lottare insieme per la salvaguardia del Palazzo di Giustizia di Modica.
Auspico vivamente che il Presidente Iacono ed il Sindaco Piccitto, tornino sui propri passi e rinnovino la loro disponibilità ad incontrare il Presidente Tamburini, per trovare una soluzione che eviti uno “scippo profondamente ingiusto” nei confronti della città di Modica. Sono convinto che, se il territorio si presenterà unito, il Presidente Tamburini compirà la naturale e saggia scelta di utilizzare il Palazzo di Giustizia di Modica ed andrà in tale direzione per un duplice motivo: valorizzare ed utilizzare uno tra i palazzi più nuovi ed efficienti del comprensorio Ibleo; evitare un ulteriore irrigidimento dei rapporti, di certo dannosi per le città di Modica e di Ragusa e per tutto il territorio Ibleo.
Presidente del Consiglio del Comune di Modica
Roberto Garaffa