Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha risposto alla lettera che il signor Orazio Tona, malato di SLA modicano, le aveva inviato tramite il “Movimento difesa del cittadino”, sottolineando le difficoltà per lui, dopo una lunga trafila burocratica fatta di richieste e visite mediche, di ottenere la sostituzione della vecchia imbracatura steccata che gli consentiva di spostarsi attraverso un sollevatore dal letto alla carrozzina. Il presidio che gli era giunto a casa, infatti, stando alla sua denuncia non solo era diverso da quello ordinato ma era addirittura inutilizzabile, in quanto adatto solo alle dimensioni di un bambino e non ad una persona adulta, atrofizzata, che non può stare dritta in posizione, alta un metro e ottantacinque cm e del peso di quasi 100 kg. Nonostante i reclami avanzati, l’Asp di Ragusa, appellandosi alla norma del nomenclatore tariffario, aveva rifiutato la richiesta, nonostante l’evidenza del rischio di caduta.
Nella risposta, la Direzione generale dipartimento della programmazione sanitaria ha convenuto sulla necessità di procedere all’aggiornamento della disciplina dell’assistenza protesica e a una efficace manutenzione degli elenchi del nomenclatore delle protesi. Ma ha sottolineato anche come spesso “l’applicazione effettiva della norma sia ostacolata da disagi, omissioni e ritardi nella gestione locale e/o regionale”. Il direttore dell’Ufficio, la dottoressa Silvia Arcà, ha scritto infatti: “Se lo specialista, accertate le condizioni cliniche dell’assistito, redige la prescrizione segnalando la necessità dell’aggiuntivo che disponga della contenzione del capo, l’Asp competente ne deve autorizzare la fornitura”. Il “Movimento difesa del cittadino” si è detto soddisfatto della risposta e ha sottolineato “l’importanza di agire sul Sistema Sanitario Nazionale e sulle sue articolazioni regionali e locali attraverso maggiori controlli sul rispetto e la piena applicabilità delle leggi. Ci auguriamo – scrivono – che resti viva l’attenzione delle Istituzioni su un problema così grande che riguarda la nostra sanità e siano incentivate le azioni a tutela dei nostri malati”.