E’ durata poco meno di 24 ore la “crisi di maggioranza” all’interno della maggioranza, dopo le prese di posizione pubbliche del vicepresidente del consiglio Michele Polino, che nei giorni scorsi si era lasciato ad andare ad accuse di verticismo nei confronti del sindaco e addirittura alla minaccia di guidare una fuoriuscita dalla maggioranza che avrebbe sottratto ad Abbate la forza dei numeri in Consiglio.
Oggi pomeriggio i consiglieri comunali dell’Udc e delle liste “Fare Modica” e “Modica 2013” ieri si sono affrettati a “isolare” Polino con un documento in cui si legge: “Esprimiamo il nostro disappunto e la totale amarezza nei confronti di chi crea delle spaccature e manifesta il proprio dissenso con dichiarazioni sulla stampa, del tutto inaspettate e fuori luogo. La politica è dialogo e confronto ma evidentemente queste parole sono estranee al vocabolario di Polino. Il consigliere Polino giudica l’operato del sindaco Abbate un bluff. Noi riteniamo invece che sia il consigliere Polino a voler a tutti i costi apparire sui giornali con dichiarazioni superficiali, prive di qualsiasi fondamento, dettate solo dal disperato desiderio di avere i riflettori puntati su se stesso. Continueremo come abbiamo sempre fatto saremo partecipi del governo della città con la stessa lealtà e la stessa forza che ci caratterizza dall’inizio del nostro mandato. E lo facciamo con la convinzione che gli atti di cui parla il consigliere Polino, dal microcredito per le famiglie ai progetti per le imprese fino ai cantieri di lavoro, sono tutte azioni che l’amministrazione sta portando avanti. Ne siamo certi perché noi preferiamo il dialogo con il sindaco e la Giunta alle porte sbattute in faccia senza un minimo di confronto”.
Intanto, però, oggi pomeriggio per l’ennesima volta è stato necessario sciogliere la seduta del Consiglio comunale per mancanza del numero legale. Durissimo il commento dell’opposizione: “Il sindaco e la sua maggioranza ad appena 7 mesi dalle elezioni piegano ai lori problemi il Consiglio comunale e per ben 3 volte fanno venire meno il numero legale. Una maggioranza sbriciolata che, invece di dedicarsi a risolvere i gravissimi problemi della città e dare risposte concrete ai cittadini che attendono, litiga e tenta di mortificare le istituzioni”.
I lavori erano stati aggiornati a oggi perché già ieri sera, alla chiamata di ben due appelli dopo altrettante sospensioni, gli assenti erano stati più dei presenti.
Sulla latitanza della maggioranza ha pesato lo stesso argomento che era all’ordine del giorno del Consiglio e che aveva parecchio movimentato già la seduta di ieri: le indennità di amministratori e consiglieri, da rideterminare dopo che la Corte dei Conti ha stabilito che non è obbligatorio applicare in Sicilia le decurtazioni già previste dalla finanziaria 2006. La Giunta ha già deciso una riduzione del 10%, ma il Consiglio non è stato, appunto, capace di decidere. Una circostanza al dir poco paradossale, agli occhi dell’opposizione, visto che proprio la maggioranza aveva richiesto l’anticipazione di questo punto: “E’ stato inutile sottolineare – ha commentato il consigliere di Sel Vito D’Antona – sia l’inopportunità di discutere la questione a fronte di una situazione finanziaria ancora in emergenza, con un Piano di Riequilibrio sottoposto all’esame del Ministero e della Corte dei Conti, sia i dubbi e le criticità sulla legittimità della procedura sottesa al provvedimento”.