Il nuovo Piano di riequilibrio del Comune di Modica supera il primo “step” e salta da Palermo a Roma, dove ricomincerà il suo iter dal tavolo della Sottocommisione Ministeriale. La Corte dei Conti infatti ha valutato positivamente il nuovo incartamento consegnato brevi manu dall’amministrazione comunale ai giudici nel corso dell’audizione dello scorso 28 gennaio, subito dopo l’approvazione dell’atto in Consiglio comunale. Questo ha consentito nei fatti di bloccare il dissesto finanziario, in cui si sarebbe precipitati se la Corte si fosse limitata ad esaminare l’ultima bozza del Piano, quella risalente allo scorso luglio. Verificato invece che nell’ultima rimodulazione si è provveduto a introdurre delle novità, tra cui la nuova organizzazione delle misure correttive e la rideterminazione della dotazione organica, e anche alla luce del parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti, la Corte ha sospeso le procedure del dissesto e ha rimandato tutto alla Sottocommissione, dandone comunicazione al sindaco Ignazio Abbate, che lo ha annunciato martedì sera al Consiglio comunale.
Nel corso dell’attività ispettiva di martedì, infatti, gran parte del dibattito si è sviluppato e prolungato sulla questione finanziaria. Oltre agli interventi di Vito D’Antona (Sel), due interpellanze sono state presentate dai consiglieri del Pd Ivana Castello, che ha ricordato come proprio l’ultima rimodulazione del Piano abbia, su indicazione dei Revisori, stabilito un abbassamento notevole delle previsioni di entrata, e Carmelo Cerruto, che ha chiesto conto delle “spese pazze” dell’amministrazione, a suo dire prive di copertura finanziaria. Ma la replica del sindaco Ignazio Abbate è stata secca: “Stiamo lavorando in forte discontinuità, non tanto con gli ultimi cinque anni, ma con decenni di cattiva gestione finanziaria. Non abbiamo approvato alcuna delibera senza la certezza di un bilancio approvato e con pareri negativi dei dirigenti, come è successo fino ad ora: la nostra promessa è che non faremo un solo euro di debiti fuori bilancio. E lo dimostreremo approvando il Bilancio di previsione 2014 entro i termini previsti cioè il 28 febbraio. Per il resto i Revisori fanno e faranno il loro lavoro di controllo, ma le scelte politiche le fa e le deve fare questa Amministrazione insieme a questa maggioranza, prendendosene le responsabilità, perché per questo abbiamo ricevuto il mandato dei cittadini”.
La comunicazione della Corte dei Conti, accolta positivamente dal sindaco, tuttavia non è ancora una valutazione nel merito del Piano di riequilibrio rimodulato, ma puramente un passaggio formale: per essere certi di aver scampato il dissesto bisognerà attendere l’approvazione dell’atto da parte del Ministero.
[Fonte: La Sicilia]