Aveva destato clamore la notizia dello scorso 16 dicembre quando i carabinieri di ibla scoprirono a ridosso della diga di Santa Rosalia una coltivazione di canapa indiana denominata moby dick. Si tratta di un nuovo tipo di cannabis che produce un’erba molto più potente di quella tradizionale, arrivando a superare il 20% di principio attivo. A due mesi di distanza, a seguito delle fitte indagini condotte, i militari hanno identificato e denunciato la persona ritenuta responsabile della coltivazione delle dieci piante di cannabis trovate sopra la diga di Santa Rosalia. Si tratta di un giardiniere trentaduenne di Modica che è stato denunciato alla procura della Repubblica di Ragusa. Il giovane dovrà rispondere di coltivazione di stupefacenti, reato previsto dal testo unico delle sostanze stupefacenti. Secondo quanto riferito dagli investigatori, il giovane giardiniere avrebbe lasciato troppe tracce nei luoghi. Infatti si era recato sul posto con la propria auto, insieme alla propria convivente, ed era stato visto dai pochi abitanti della zona rurale dove, in un cortiletto, aveva piantato la canapa. Sentiti i residenti, i carabinieri sono risaliti al mezzo, acquisendo le foto dei due per mostrarle ai testimoni.
Così il modicano, che dopo il sequestro delle piante era pure ritornato nei luoghi intuendo del sequestro operato dai carabinieri, è stato identificato e, sebbene abbia abbandonato ogni ulteriore intento produttivo di erba, dovrà ora rispondere di coltivazione di stupefacenti così come previsto dal testo unico delle sostanze stupefacenti. Lo scorso 16 dicembre i carabinieri avevano trovato i dieci grossi vasi di plastica contenenti altrettante piantine di canapa indiana della varietà moby dick. E sarà stata proprio la sua professione di giardiniere, a consentirgli di far nascere e crescere le piantine, salvo poi, tornare alla diga di Santa Rosalia, e non trovare la rigogliosa coltivazione, già sequestrata e pronta per la confisca per poi esser distrutta.