Una folta delegazione di manifestanti ha accolto lunedì pomeriggio amministrazione e consiglio comunale, convocati in seduta ispettiva. Due diverse compagini, delegazione di indigenti e dipendenti della ditta Busso, hanno chiesto ed ottenuto un incontro rispettivamente con l’assessore ai Servizi sociali Flavio Brafa e con il sindaco. Diverse le questioni messe in risalto dai cittadini, la prima relativa alla mancata assegnazione dei sussidi comunali, la seconda alla ritardata erogazione della mensilità di gennaio, che doveva essere versata entro il 10 febbraio, da parte della impresa ecologica gestisce il servizio di igiene ambientale nell’ambito cittadino. Queste le cause che hanno costretto il Presidente Giovanni Iacono a ritardare sensibilmente la seduta del consiglio, prevista per le 17. «Siamo consapevoli delle problematicità attraversate dai cittadini – ha detto Brafa – soprattutto dalle famiglie più in difficoltà. Stiamo ancora lavorando in dodicesimi e abbiamo 70mila euro per il mese di febbraio e gennaio da destinare ai sussidi straordinari, in base ad una graduatoria stilata nel marzo del 2013, nel frattempo stiamo preparando il bando per istituire una nuova graduatoria. Sull’assegnazione dei Cantieri di servizio c’è un grosso problema – ha spiegato – che non dipende da noi ma dalla Regione che a fine gennaio ha riavviato l’iter, spostando il termine di altri 10 giorni. Avevamo già da settimane pronte le graduatorie per poter far lavorare chi aveva presentato istanza ma siamo stati obbligati a riaprire il bando giorno 7 febbraio, fino al 17, per accogliere le domande di chi non aveva avuto modo di presentarle prima».
Contorni molto meno nitidi invece quelli attorno alla questione che ha investito il Sindaco in pieno petto. Una sala commissioni gremita da manifestanti non è stata certo la situazione ottimale in cui Federico Piccitto ha scelto di affrontare la questione “ditta Busso”. Attraverso una comunicazione inviata a sindacati e operatori ecologici l’impresa aveva dichiarato che, a causa del ritardo del Comune di Ragusa nel pagamento del corrispettivo periodico per l’espletamento del servizio, era impossibilitata a provvedere alla liquidazione delle mensilità retributive agli operatori ecologici. Inutili le spiegazioni di Piccitto, il quale ha tentato di fare capire ai manifestanti, infuriati e pronti ad alzare i toni, che la ditta Busso è obbligata a versare regolarmente gli stipendi anche se il Comune, per ben tre mesi, non versasse alcun importo. Gli animi si sono calmati dopo qualche ora, anche perché l’assessore all’Ambiente Claudio Conti ha evidenziato, portando anche la copia cartacea, che già il 7 febbraio scorso l’amministrazione aveva comunicato alla Busso che, a causa di controlli in relazione alle penali da applicare sul canone del mese di gennaio 2014, avrebbe proceduto alla liquidazione della quota l’11 febbraio. Nessun ritardo dunque, sebbene questo, ha ribadito lo stesso assessore, per contratto non avrebbe comunque dovuto interagire con il pagamento dello stipendio ai dipendenti. Appare strano all’amministrazione Piccitto come, sia i sindacati (ai quali la comunicazione dell’Ente era indirizzata per conoscenza) che l’impresa Busso, abbiano mancato di informare gli operatori ecologici nel corso dell’intera giornata di lunedì caratterizzata da sit-in di protesta ed agitazioni.