Forse per qualcuno sarà un boccone amaro da inghiottire, ma il Palazzo della Giustizia di Modica deve essere riaperto: lo hanno ribadito stamattina gli esponenti dell’Ordine forense modicano, dopo l’ordinanza emessa ieri dal Consiglio di Giustizia Amministrativa che ha accolto il ricorso degli avvocati Francesco Stornello e Antonio Borrometi, in precedenza respinto dal Tar. In conferenza stampa anche il presidente Ignazio Galfo è stato chiarissimo: “Abbiamo dimostrato che non molleremo la presa finché avremo fiato in corpo. Come Ordine, dunque in qualità di soggetto istituzionale, ci siamo mossi esclusivamente nelle sedi istituzionali. Non ci siamo fatti trascinare nelle polemiche, ma abbiamo anche dimostrato di non lasciarci scoraggiare, perché riteniamo che tra i nostri compiti rientri quello di salvaguardare il nostro Palazzo di Giustizia. Non si tratta di una battaglia per la città, nè solo per il comprensorio: una giurisdizione amministrata in modo razionale ed efficiente, è un beneficio per tutto il territorio”.
In sostanza il Cga ha stabilito, rispetto al decreto del Ministro della Giustizia che, in fase di soppressione del Tribunale di Modica, aveva disposto l’utilizzo del Palazzo di Giustizia solo per i procedimenti civili pendenti e solo per due anni, di eliminare ognuna di queste limitazioni e di autorizzare pienamente l’impiego della struttura al servizio del sistema giudiziario.
Una decisione clamorosa, tenuto conto che proprio nei giorni scorsi il Presidente del Tribunale di Ragusa aveva firmato una disposizione di servizio per l’immediato trasferimento a Ragusa di tutto il personale e di tutti i fascicoli rimasti ancora a Modica, per accelerare la chiusura del presidio giudiziario, mentre il Comune di Ragusa già si stava organizzando per l’individuazione di sedi per gli uffici, come Palazzo Ina.
E una decisione destinata a fare giurisprudenza, tenuto conto che la nuova impostazione del riordino della geografia giudiziaria nei fatti determinata come conseguenza della decisione del Cga potrebbe essere applicata in tutta Italia in tutti i casi simili, che sono quasi quaranta.
“Ora chiediamo che il Presidente del Tribunale Tamburini prenda atto di questa ordinanza – ha dichiarato Antonio Borrometi – , e ci aspettiamo che intervenga immediatamente per riorganizzare l’attività giurisdizionale utilizzando questo palazzo interamente”.
“Si apre una grande occasione per la giustizia – ha aggiunto l’avvocato Francesco Stornello – e per il migliore espletamento dell’attività giurisdizionale del Tribunale di Ragusa. Anziché cercare improbabili sedi per gli uffici giudiziari, ora si ha a disposizione questa straordinaria struttura, eccezionale per la qualità degli spazi, delle reti tecnologiche, delle infrastrutture, frutto dell’impegno della comunità modicana. Tutto questo ora torna integralmente al servizio della giustizia nel nostro territorio”.