L’aver inavvertitamente abbandonato a terra una grossa catena in ferro che chiudeva il cancello di ingresso in un’azienda agricola in contrada Bosco Braccetto, in territorio di Santa Croce, ha insospettito una pattuglia di carabinieri che ha fatto un blitz. Nel cortile, i carabinieri hanno trovato sei persone intente a caricare su un camion, con l’utilizzo anche di una piccola grù, mezzi meccanici e ferraglia varie. E’ scattato l’arresto in flagranza di reato per cinque vittoriesi, tra cui un minorenne, che si trovava lì insieme anche al fratello e lo zio, e un polacco, che lavorava all’interno dell’azienda come custode. Le manette sono scattate per tentato furto pluriaggravato in concorso. I cinque vittoriesi, tre dei quali pluripregiudicati, sono stati arrestati immediatamente. Il polacco, invece, ha tentato la fuga attraverso le serre, ma è stato successivamente bloccato. L’azienda agricola in questione di circa sette ettari, era da qualche mese inattiva, per un passaggio societario e vi viveva ancora il polacco che aveva coinvolto i complici nel furto, chiedendo in cambio appena sessanta euro per accompagnarli nell’autorimessa dell’azienda, senza ben specificare il tutto. Tant’è, che in caserma, nel corso del foto-segnalamento, e fuori dalla caserma mentre venivano caricati in auto, i vittoriesi e i loro parenti se la sono presa verbalmente col polacco. È emerso che l’uomo dell’est, vantando la conoscenza dei luoghi, aveva promesso ai compici di portarli a rubare parecchia merce in cambio del pagamento anticipato della parcella. Proprio questo pare essere il motivo per cui ha tentato inizialmente la fuga, perché avrebbe garantito ai vittoriesi che non sarebbero stati disturbati da nessuno poiché l’azienda era abbandonata in quanto il nuovo acquirente ancora non aveva iniziato i lavori.