Il proprio tempo, come unità di misura di ciò che da valore alle reazioni umane, vera e propria ricchezza da mettere a disposizione degli altri: fondata sui principi della multilateralità e della reciprocità, è nata anche a Modica la Banca del Tempo. L’iniziativa è partita da un gruppo di amici, Antonio Ruta, Matteo Durante, Salvatore Cannizaro e Ottavia Iachininoto, che hanno subito coinvolto Paola Sammito, giovane modicana che si è laureata all’Università cattolica di Louvain, in Belgio, proprio con una tesi sulle banche del tempo. Nel giro di poche settimane l’associazione si è dotata di uno statuto e di un direttivo ed è riuscita a coinvolgere già diverse decine di persone, componendo un gruppo parecchio variegato sia in termini di età che di interessi e occupazioni. “Lo abbiamo fatto – spiegano gli organizzatori – per l’esigenza di mettere in moto dinamiche di cittadinanza attiva, divulgando e promuovendo la possibilità che si instauri un altro tipo di rapporto tra le persone. Crediamo anche di fare qualcosa di utile per il territorio, contribuendo a migliorare la qualità della coesione e della collaborazione”.
Come tutte le banche del tempo, si tratta di stabilire un sistema di scambio di servizi, offerti dai membri stessi: “La banca del tempo crea socialità, aiuta ad avvicinare le persone e a creare legami. Ripristina la fiducia poiché la fiducia data viene a sua volta riconosciuta. Contribuisce a lottare contro la solitudine nella misura in cui le persone sole trovano nella banca del tempo un supporto e un aiuto. Il dare e il ricevere costituiscono entrambi l’importanza dell’intero scambio. Inoltre contribuisce nel suo piccolo a ridurre il costo della vita”.
I primi incontri dell’associazione si sono svolti al Cinema Aurora, grazie all’adesione e alla disponibilità dei nuovi gestori, ma adesso è nato anche un gruppo su Facebook e per chiedere informazioni o iscriversi basta inviare un’email a [email protected].