Immaginate se durante l’intervento di uno o più consiglieri delle minoranze, il Sindaco, la sua giunta e i consiglieri di maggioranza abbandonassero l’aula. Cosa verrebbe detto nell’immediato, quale commento a latere? Probabilmente che Sindaco, giunta e maggioranza consiliare, oltre a essere dotati di non rispetto dei luoghi istituzionali (quale l’aula del Consiglio comunale), non sono nelle condizioni di amministrare, di stabilire un civile dialogo tra le parti, di rispettare le minoranze che rappresentano una buona parte dell’elettorato, che non sanno di cosa parlano e dunque preferiscono abbandonare i lavori piuttosto che rispondere alle richieste.
Ebbene, adesso immaginate il contrario, ossia la decisione dei consiglieri di minoranza di lasciare l’aula consiliare nel momento in cui il Sindaco sta rispondendo ad un loro ordine del giorno, e tutti siamo in silenzio ad ascoltare.
Ciò è avvenuto nel corso dei lavori del consiglio comunale di ieri, dopo l’intervento dei consiglieri di minoranza sul loro ordine del giorno in cui si sollevavano perplessità relativamente alla nomina del nuovo presidente del Corfilac.
Il sindaco Piccitto stava spiegando la propria posizione e quella dell’Amministrazione, pienamente sostenuta dal gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle.
In modo inaspettato, e riteniamo irrispettoso e inappropriato, i consiglieri di opposizione si sono alzati dalle proprie postazioni uscendo, in fila indiana, dall’aula, salvo poi rientrare al termine dell’intervento del primo cittadino.
A questo punto, riteniamo di non entrare entra neanche nel merito del punto trattato, ma vogliamo denunciare pubblicamente come il non rispetto delle figure istituzionali e dei luoghi dove si esercita il principio della democrazia, sono evidentemente i punti di riferimento a cui possono aggrapparsi i consiglieri di minoranza nell’esercizio del loro mandato.
Siamo rimasti basiti da tale atteggiamento, che, a questo punto, rispediamo al mittente, sottolineando soltanto che, in questi sei mesi di attività non è mai accaduto che Amministrazione o maggioranza abbandonassero i lavori quale strumento per dissentire sulle posizioni espresse dalle opposizioni, altrimenti, se dovessimo adottare lo stesso criterio e atteggiamento, non si terrebbero sedute del Consiglio comunale per mancanza, costante, del numero legale.
Stigmatizziamo un simile atteggiamento, e chiediamo al Presidente del Consiglio di prenderne atto e di richiamare al rispetto dell’aula e delle istituzioni, chi evidentemente ancora non ha inteso come ci si comporti, ben al di là delle posizioni politiche e delle divergenze di opinioni e vedute.
Gruppo consiliare Movimento Cinque Stelle