D’Antona (Sel) su Auditorium Floridia: “Aprirlo anche a partiti e sindacati!

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Aprire le porte dell’Auditorium “Pietro Floridia” anche per le iniziative di organizzazioni sindacali e politiche, che siano regolarmente autorizzate, consentendone un utilizzo più ampio rispetto a quello culturale: è questa la proposta, oggetto di una specifica interrogazione presentata all’amministrazione comunale, del consigliere di Sel Vito D’Antona.

Com’è noto la Giunta ha approvato nei giorni scorsi una delibera con la quale ha deciso di concedere in gestione l’Auditorium a titolo gratuito per i prossimi cinque anni alla Fondazione Teatro Garibaldi. “L’articolo 3 dell’atto di concessione, allegato alla citata deliberazione – fa notare D’Antona -, prevede che le attività dettagliatamente elencate ed ammesse nell’Auditorium sono tutte le iniziative organizzate dall’amministrazione comunale, le iniziative delle istituzioni scolastiche pubbliche, le iniziative organizzate da compagnie teatrali, associazioni e circoli culturali ed iniziative di soggetti privati per attività aventi finalità a sfondo culturale e scientifico. Tra le attività ammesse – rileva il consigliere di Sel – non sono previste quelle a carattere sindacale o politico esercitate da organizzazioni sindacali, associazioni di categoria, gruppi politici, partiti e gruppi consiliari, ovviamente regolarmente organizzate. Ma l’Auditorium, a differenza del Teatro Garibaldi, si presta ad un utilizzo più ampio rispetto a quello soltanto culturale, al quale lo destina con la deliberazione l’amministrazione comunale, non fosse altro per la posizione centrale che lo stesso riveste, che, peraltro, gli farebbe svolgere anche una possibile alternativa per la tenuta di incontri e dibattiti previsti originariamente in Piazza Matteotti e a volte per le condizioni climatiche non possono svolgersi. L’ampliamento della casistica dell’uso dell’auditorium – infine – avrebbe l’effetto di incrementare le presenze nel centro storico, di rendere più agevole l’attività sindacale e politica in città, oltre che aumentare le entrate per la Fondazione e, quindi, di conseguenza la riduzione di tutte le tariffe a carico dei fruitori”.