Il caso Corfilac “anima” il dibattito in Consiglio

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consiglio comunale ragusa

Un’aula consiliare priva di opposizione, o quasi, ha ascoltato l’intervento del sindaco Federico Piccitto relativamente alla questione Corfilac. I consiglieri di minoranza, ad eccezione di Gianluca Morando di Movimento civico ibleo, hanno inteso in questo modo rimarcare la poca attenzione, a loro dire, del primo cittadino riguardo agli interventi che lo avevano preceduto nella discussione dell’ordine del giorno relativo all’elezione del presidente del Consorzio di ricerca Filiera Lattiero Casearia. «Non condivido questo atteggiamento – ha sottolineato il presidente del Consiglio Giovanni Iacono – e chiedo scusa al sindaco per questo modo di agire». «Per rispetto di coloro che siedono in quest’aula farò il mio intervento – ha replicato Piccitto – l’avrei fatto a prescindere. Sulla questione Corfilac si sono sentite molte cose, spesso strumentali. La volontà di modificare lo statuto dell’ente è stata in passato più volte disattesa, con assenze importanti anche in riunioni convocate presso l’assessorato regionale competente. Solo con la modifica dello statuto si sarebbe infatti potuta avviare il rilancio del Consorzio e questa è la direzione sulla quale intendiamo proseguire. Fare del Corfilac un punto di riferimento regionale, slegando la gestione amministrativa dall’indirizzo tecnico scientifico perché la commistione di questi aspetti ha in passato bloccato il potenziale del consorzio. I soci che credono fortemente nella missione dell’ente hanno dimostrato coi fatti e non coi proclami la volontà di cambiare, anche in linea di un risparmio gestionale». La questione della nomina del presidente Corfilac ritorna quindi in consiglio comunale a distanza di qualche mese dalla nomina dei vertici definita illegittima da molti fronti. «L’atto del 25 novembre scorso, che ha avuto anche il pubblico plauso del nostro sindaco, – ha spiegato il primo firmatario dell’ordine del giorno – ha disatteso lo statuto sia all’articolo 8 che all’articolo 9. Si tratta di un presidente non eletto con la maggioranza assoluta del consiglio di amministrazione del Consorzio e che non rientra né all’interno del cda né tra i docenti dell’università di Catania». Le repliche da parte della maggioranza arrivano per bocca di Carmelo Ialacqua e Giorgio Licitra. Il consigliere di Movimento città ha sottolineato che si era posta la necessità di cambiare lo statuto dell’ente dal 2009. Una situazione insostenibile che rendeva l’aria all’interno del Corfilac irrespirabile. «Resta da evidenziare la ragione per cui è stata fatta questa elezione – ha spiegato il consigliere Cinque stelle – evidentemente riguardo alla modifica dello statuto vi erano delle resistenze tali che per poter avviare una rinascita del Consorzio occorreva intraprendere un’azione che rompesse la situazione di stallo». «Un atto illegittimo, le carte parlano chiaro – ha ribadito Mario D’Asta del Pd – anch’io conoscevo il pesante clima all’interno del Consorzio, ma due illegittimità non si annullano a vicenda. E se questo era l’intento, perché fino ad oggi non è stato modificato questo statuto? Perché si continua a perdere tempo?». «Signor sindaco – ha aggiunto Giuseppe Lo Destro, Ragusa domani – lei ha contribuito ad un atto in disprezzo dello statuto, questo è sostanziale. L’università di Catania si è rivolta al TAR ed il 27 febbraio l’organo di giurisdizione amministrativa darà una risposta in merito. Sindaco lei risponderà delle sue decisioni, assumendosi tutte le responsabilità». «Votare a favore di questo ordine del giorno significa evidenziare il fatto che la politica può trovare le giuste convergenze – ha affermato Giorgio Massari del Pd – solo se si muove all’interno di un contesto di legalità. Nessuna forzatura dello statuto può essere ammissibile». «A Roma il Movimento cinque stelle fa battaglie plateali in difesa della legalità – ha concluso Giorgio Mirabella, Idee per Ragusa – mentre qui a Ragusa la Giunta opera in disprezzo delle regole. Questo è inaccettabile».