Finanziato dal Ministero un progetto per i richiedenti asilo

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Il Ministero degli Interni ha ammesso al finanziamento del fondo nazionale per le politiche ed i servizi dell’asilo per il triennio 2014-2016 i due progetti presentati dal comune di Comiso per l’attivazione delle misure di accoglienza, integrazione e tutela dei richiedenti asilo politico. A beneficiare di questi finanziamenti sono 15 soggetti adulti  nell’ambito del progetto “Farsi Prossimo” e 10 minori. A darne notizia è l’assessore alle Politiche sociali Vittorio Ragusa che esprime soddisfazione per i nuovi finanziamenti, il cui totale ammonta a oltre un milione e 300 mila euro.

“Nel nostro comune – spiega l’assessore Ragusa – esiste da alcuni anni un articolato sistema di servizi di accoglienza, tutela e integrazione per i richiedenti asilo e i rifugiati, concretizzato finora dalla  collaborazione tra il Comune di Comiso, la Fondazione “San Giovanni Battista” di Ragusa e la Cooperativa “Il Dono” nell’ambito dei progetti SPRAR “Farsi Prossimo” e per l’accoglienza di minori rifugiati presso la comunità alloggio “Filotea”. Visto gli ottimi frutti generati da questa collaborazione, d’intesa con la Fondazione San Giovanni, abbiamo ritenuto opportuno rinnovarla anche per il prossimo triennio. Nel giro di pochissimi mesi, gli uffici comunali in modo encomiabile hanno approntato la documentazione necessaria da presentarsi al Ministero degli Interni e, proprio in questi giorni, abbiamo appreso dell’esito positivo della nostra ricandidatura ad ospitare il progetto”.

 “Mi rendo conto – commenta il sidnaco Filippo Spataro – che a beneficiare di questo nuovo intervento saranno poche  persone, una piccola goccia in mezzo all’oceano di disperati che fuggono dalla persecuzione, dalla miseria, dalle guerre e affidano il loro destino e la loro vita alle carrette del mare e a scafisti e basisti, dubbi personaggi di una nuova e lucrosa imprenditorialità multinazionale, diffusa e ramificata. Tutti questi progetti che si ispirano altresì ai valori etici e morali che non si limitano alla prima accoglienza, ma promuovono tutta una serie articolata di misure di accompagnamento, attraverso forme di dialogo e protocolli d’intesa con il sistema del welfare locale. La promozione del lavoro in rete con il coinvolgimento attivo di tanti soggetti e l’interazione dei servizi territoriali, quali per esempio l’alfabetizzazione scolastica, i tirocinii formativi presso aziende, l’inserimento lavorativo, l’orientamento, il sostegno per l’assistenza abitativa già sperimentata positivamente negli anni precedenti, riuscirà anche questa volta a raggiungere l’obiettivo dell’integrazione, perfettamente aderente a una consolidata tradizione di pace e accoglienza che contraddistingue la città di Comiso e i comisani.”