La Polizia di Stato – Squadra Mobile di Ragusa – in piena sinergia con l’Interpol del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e la Polaria di Fiumicino, ha proceduto all’estradizione da Malta, del cittadino cinese LIN Yi nato in Fujian (Cina Popolare) in data 08.12.1981, in quanto dovrà scontare la pena a lui inflittagli dalla Corte d’Assise di Siracusa di 7 anni e 6 mesi, per aver procurato durante uno sbarco di clandestini, la morte di diversi connazionali nella notte del 29 novembre 2004 a Donnalucata (RG).
La Squadra Mobile di Ragusa con accurate e complesse indagini condotte nel 2004, era riuscita a raccogliere schiaccianti elementi di prova a carico di LIN Yi, ritenuto promotore ed organizzatore di una stabile associazione transnazionale finalizzata a gestire l’immigrazione clandestina di cittadini cinesi verso l’Italia ed altri paesi del Nord Europa, associazione operante a Malta ed in Italia fino al 2005.
In particolar modo, l’estradato LIN, è stato colui che in più occasioni aveva organizzato le traversate da Malta alle coste Iblee con relativi sbarchi, reati aggravati dal fatto di aver procurato l’ingresso in Italia clandestinamente di più centinaia persone ed aver messo in serio pericolo la loro vita, tanto che in data 4 e 12 dicembre a Donnalucata venivano rinvenuti diversi cadaveri di cittadini cinesi.
Il decesso dei migranti era avvenuto a seguito dello sbarco del 29 novembre, in quanto proprio LIN aveva costretto i migranti a gettarsi in mare, poiché l’imbarcazione non poteva avvicinarsi troppo alla riva per il fondale basso, quindi la paura di rimanere incagliati e di non aver la possibilità di fuggire riprendendo il largo. L’aver costretto i migranti a gettarsi in mare, faceva si che diversi cittadini cinesi morivano ed una di loro si salvava solo grazie al provvidenziale soccorso di due connazionali esperti nuotatori, raccontando la crudeltà dei suoi connazionali.
A seguito delle indagini della Polizia di Stato di Ragusa il medesimo era stato processato e condannato nel 2007 dalla Corte d’Assise di Siracusa. Conseguentemente era stato richiesto ed ottenuto un mandato di Arresto Europeo al fine di processarlo.
Nel contempo il medesimo, quale trafficante di migranti, per quanto a sua volta fatto nel territorio Maltese veniva ivi arrestato e processato in quello Stato, ove veniva condannato alla penda detentiva di 9 anni.
L’Autorità Giudiziaria Italiana durante la permanenza nel carcere Maltese di LIN, aveva richiesto ed ottenuto Mandato d’Arresto Europeo, quindi la sua temporanea consegna per il processo riconsegnandolo nuovamente alla Polizia maltese, in quanto lì doveva espiare la pena di 9 anni per reati della stessa tipologia.
Lo Stato Italiano, dopo durante l’espiazione della pena di 9 anni a Malta, ha richiesto l’estradizione di LIN. Il criminale è stato condotto con volo aereo a Roma dagli uomini della Polizia di Stato e dell’Interpol, così da poter essere sottoposto nuovamente alla detenzione inflittagli dall’Autorità Giudiziaria italiana per i reati commessi in territorio di Ragusa.
La Polizia di Stato ora come allora, impiega tutte le risorse disponibili per identificare i responsabili di un crimine così grave quale il traffico di migranti che, questo, se compiuto con condotte cruente determina la morte di innocenti esseri umani con il solo fine degli ingenti guadagni. All’epoca è stato accertato che ogni migrante era costretto a pagare circa 5.000 euro solo per la traversata.
Gli atti di Polizia Giudiziaria redatti dalla Squadra Mobile di Ragusa nel 2004 sembrano essere il duplicato di quelli redatti in occasione dell’annegamento dei 13 cittadini eritrei del 30 settembre del 2013 in Sampieri frazione di Scicli (RG).
Il modus operandi dei trafficanti di migranti è di fatto cambiato pochissimo. Si fa memoria che il 30 settembre per gli stessi motivi degli scafisti cinesi, due egiziani costringevano 120 eritrei a gettarsi in mare per raggiungere la costa di Sampieri (Scicli) pur se in buona parte desti stessi non sapeva nuotare con conseguente loro annegamento. La distanza delle due spiagge dove sono avvenute le morti dei cittadini cinesi (nel 2004) e degli eritrei (nel 2013) è di poche centinaia di metri tra Sampieri e Donnalucata.
L’impegno che la Polizia di Stato profonde per le indagini nel campo dell’immigrazione clandestina coordinate dal Servizio Centrale Operativo, della Direzione Centrale Anticrimine, sta determinando numerosi risultati, riuscendo a sgominare organizzazioni transnazionali dedite a favorire l’immigrazione verso l’Italia ed i paesi del Nord Europa; indagini queste che riescono quantomeno a perseguire la spietata condotta di quanti mettono a rischio vite umane per ingenti guadagni.