Ancora una volta giudichiamo inopportuni i toni propagandistici con i quali il Sindaco e la sua maggioranza accompagnano l’approvazione e la consegna a Palermo della rimodulazione del Piano di Riequilibrio, gli stessi toni usati dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2013, che dopo il ritiro del parere da parte del Collegio dei Revisori dei Conti risulta con un parere non favorevole, fatto gravissimo caduto nel silenzio assoluto, o in occasione della conferenza stampa di fine anno, quando si annunciava la ripresa normalità finanziaria del Comune, salvo mettere mano urgentemente alla rimodulazione del Piano da sottoporre alla Corte dei Conti, prima di possibili decisioni negative per il Comune.
Quello che non viene detto è che la proposta contenuta nel prospetto del piano di rientro dal disavanzo dell’Amministrazione Comunale è stata radicalmente riscritta dal Collegio dei Revisori dei Conti, il quale ha rimodulato le annualità e gli importi occorrenti.
A distanza di meno di due mesi, ad esempio, la previsione dell’Imu, entrata più rilevante del Comune, inserita nel bilancio di previsione 2013, addirittura con un apposito emendamento dell’Amministrazione, scelta a suo tempo duramente criticata dalla opposizione per l’infondatezza della cifra, è stata fortemente ridotta di circa due milioni e mezzo di euro, da Euro 12.370.000,00 ad Euro 9.960.000,00.
In materia di riscossione coattiva dei tributi si fa la scelta di affidare il servizio all’esterno, con la conseguenza di un costo aggiuntivo e con la spersonalizzazione del rapporto tra cittadino e Comune in un momento di grave crisi economica per le famiglie e le imprese; si respinge la possibilità di incrementare, in sede di rivisitazione dei regolamenti comunali, le esenzioni e le riduzioni dei tributi per le fasce più deboli della popolazione.
Dopo mesi di annunci sull’avvio del progetto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, nella proposta del Piano scompare qualunque riferimento alla raccolta differenziata che invece potrebbe ridurre i costi e parallelamente la tariffa del tributo a carico dei cittadini.
Inoltre, si prevedono aumenti nella tassa delle affissioni, dell’occupazione del suolo pubblico e nelle quote di compartecipazione del servizio di trasporto scolastico.
Infine, sono stati respinti, senza alcuna discussione, gli emendamenti rivolti ad assumere impegno per salvare dal piano di vendita degli immobili, già deliberati in sede di bilancio di previsione, la villetta di Via Silla e l’edificio dell’ex macello in Via Fontana, oltre ad un impegno a ridurre considerevolmente le spese non obbligatorie e le indennità degli amministratori e i gettoni di presenza dei consiglieri.
La nostra presenza e il nostro voto stanno a testimoniare l’impegno affinché la città allontani per sempre il rischio del dissesto e che l’Amministrazione si convinca che occorre più moderazione, soprattutto nella spesa, e meno slogans.
I Consiglieri Comunali Pd e Sel