Operazione “Polvere rosa”: 12 arresti

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Cani sciolti, organizzati in piccoli gruppi che, in modo alternato gestivano le trasferte per l’acquisto della droga che poi veniva divisa in dosi e smerciata  a Pozzallo, e in alcuni casi a Scicli. Dodici le persone di età compresa tra i 22 e i 30 anni, alcuni con precedenti specifici, altri incensurati, arrestati all’alba di stamani dai carabinieri della Compagnia di Modica e della stazione di Pozzallo, nell’ambito dell’operazione “Polvere rosa”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa. Gli arrestati, sette in carcere e gli altri ai domiciliari, devono rispondere di concorso continuato in detenzione e trasporto ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Soprattutto veniva spacciata eroina, acquistata a Vittoria, ma anche cocaina, comprata a Catania e metadone. Il periodo di indagini è relativo ai mesi luglio/agosto 2012. Nonostante si tratti di un tempo breve, tuttavia è corposa l’attività investigativa compiuta con pedinamenti, intercettazioni telefoniche ed ambientali, considerato anche il fatto che i gruppetti acquistavano lo stupefacente in piccole dosi in modo da non cadere nella rete dei militari, e dunque i viaggi erano giornalieri. Nel gruppo, e da qui prende il nome dell’operazione, anche quattro giovani donne che si occupavano attivamente e personalmente per l’organizzazione dell’acquisto, il trasporto e la detenzione ai fini di spaccio dei quantitativi di sostanza stupefacente. Una di esse di 24 anni addirittura curava lo spaccio direttamente a casa, quando erano assenti i genitori, poiché si trovava agli arresti domiciliari in quanto coinvolta nella passata operazione “Cabrera”. Nonostante ciò, non avrebbe esitato a pianificare gli acquisti, provvedere alla suddivisione in dosi e poi ricevere in casa gli assuntori per la vendita. In alcuni casi, addirittura, lo stupefacente veniva lanciato all’acquirente dal balcone per passare, probabilmente, inosservato. Oltre ai dodici arresti, sono stati denunciati altri sei a piede libero ed in tutto si parla di trenta indagati. Nel calderone è finito anche uno studente che si occupava di fornire eroina, dunque una droga decisamente pesante, ai coetanei. Di massima i carabinieri hanno monitorato, nel lasso di tempo dell’attività investigativa, la vendita di circa duecento grammi di eroina, con la cessione di 160 dosi.